Restano occhi pieni di orgoglio per questi ragazzi che riescono a dare il meglio proprio quando più conta. 3 punti, e tanto ancora. Cosa resta di Cremonese Lecce.
Under Pressure
Baroni in sala stampa la rifiuta più volte. Dice che i suoi ragazzi dovrebbero starne alla larga, perché è ciò che più incide sulla loro capacità di esprimersi al meglio. Predica serenità e spensieratezza, tipica di chi è giovane e deve solo essere messo in condizione di liberare il proprio meglio. Ma la sensazione è un’altra, quantomeno in questo campionato. La sensazione è che il suo Lecce, questi ragazzi, Under Pressure ci stiano benone, che in questa condizione tirino fuori il massimo, dimostrando a criticoni, pessimisti e maestri da playstation di essere molto meglio di come dicono. La gara di ieri, quella di Genova con la Samp, il ritorno in campo di gennaio contro la Lazio, sono tre prove che la truppa giallorossa, in reltà, non si trovi poi cosi male, Under Pressure.
Andiamo a Berlino, Baschi
Ormai non riusciamo più a non pensare all’esaltazione che pervade il vate Caressa di fronte alle prestazioni del machiste Baschirotto. Superato l’effetto sopresa, i bicipiti di Federico ora si sono messi in testa di scolpire anche pezzi di storia giallorossa, incidendo il 600esimo gol in A del Lecce e registrando il 3 gol di testa in campionato che gli vale un primato di livello europeo. Un leader naturale, di quelli che rispetti prima per l’imponenza, poi per la tempra, infine per manifesta superiorità. E chissà che don Fabio, dal suo divano, non abbia anch’esso esultato come noi impazzendo di gioia per la favola che questo ragazzo sta scrivendo, e per quello che, magari, un giorno potrà continuare a scrivere. Chissà se, tra sé e sé, il buon Caressa abbia sognato una serata in cui, quasi in lacrime, sia costretto ad urlare… Andiamo a Berlino, Baschi!
Le tasche piene di sassi
Restano, più di tutto, tre punti pesanti, pesanti come sassi, come macigni. Tre punti che la retorica fa “valere doppio”, ma che dopo 2 sconfitte e tanti mugugni valgono molto di più, specie contro una diretta concorrente. La Cremonese ha dimostrato mercoledì scorso di essere tutt’altro che poca cosa, e se ieri lo è stata è merito solo e soltanto dei ragazzi di Baroni.
Le tasche piene di sassi, e gli occhi pieni di te canta Jovanotti. Gli occhi pieni, ancora una volta, di orgoglio per una truppa che smentisce una volta di più tutti, grazie al valore del sacrificio, dell’attenzione, del lavoro. E se è vero che ancora nulla è compiuto, che il cammino è lungo e che le insidie sono tante, la reazione di ieri chi lascia tanta consapevolezza che ogni giorno che passa la possibilità di farcela sale in modo esponenziale.
E ci lascia, soprattutto, 3 punti pesantissimi, come tasche piene di sassi.