I lati migliori e quelli peggiori del match di sabato scorso al Via Del Mare.
MENZIONE D’ONORE – Marco Baroni
E’ il momento di rendere onore a chi tiene dritto il timone di questa squadra anche durante le tempeste. A quel #baroniabbande che anche dopo le due sconfitte parlava di crescita e di prestazioni positive, quando tutti non volevano altro che la sua testa, o quantometo che cambiasse tutto perchè era tutto da cambiare. A furia di predicare calma e serenità, ha portato i giovani giallorossi a credere in sé e a non spaventarsi nemmeno di fronte alle big. Il suo gran lavoro emerge anche dal fatto che questa squadra, fuor di retorica, ha dei limiti tecnici in alcuni aspetti evidenti ma spesso mascherati da sapienza tattica e da grande organizzazione.
Se è il Lecce viaggia alla grande è merito, anche e tanto, del “manico” di questa squadra.
Come è giusto negli errori, anche nei meriti. Grande mister Baroni.
MENZIONE DI DISONORE – Josè Mourinho
Dobbiamo ammetterlo: la versione romana dello special One ci fa un po’ tenerezza. Un vecchio leone che sta svernando in una piazza calda ed importante, spento rispetto alla versione tripletista dell’Inter ma ancora in grado di alzare scudi altissimi per difendere la truppa ai suoi ordini.
È per questo che in sala stampa parla prima di “Lecce che giocava per il pareggio” e di “ terreno da gioco orribile”. Ecco, fa tenerezza. Perché è un tentativo, anche un pizzico patetico, di sviare l’attenzione da un Roma che non ha una vera alternativa di gioco a quello sui calci piazzati o la palla a Paulino Dybala. E peccato, perché di qualità ne ha tanta.
Però ormai ci stai simpatico, caro vecchio Mou.