Carolina Bubbico: «A Sanremo più sicura di me, sono cresciuta con la musica»

Dopo la partecipazione all’ultima edizione di Sanremo 2023 in veste di arrangiatrice e direttrice d’orchestra per Elodie, Carolina Bubbico prosegue il suo percorso artistico con l’uscita del nuovo singolo “Portami a ballare” che anticipa il prossimo album di inediti previsto per l’autunno 2023.

Il brano, prodotto mixato e masterizzato da Filippo Bubbico, riconferma l’ecletticità dell’artista, capace di creare atmosfere sonore dinamiche e ricercate. “Portami a ballare dove la pioggia ci farà scoprire” canta dolcemente la voce di un’amante che desidera essere scelta dall’uomo di cui è innamorata.

Un amore giovane e nascosto che non vede l’ora di essere vissuto alla luce del mondo. Come fosse una danza sotto la pioggia che tutto lava e tutto rivela, la verità di questo amore chiede di venir fuori. In fin dei conti quando una relazione ha motivo di essere, nella borsa e nelle tasche piove di già. Non resta che prenderne atto e ballare.

Carolina Bubbico
Foto Ufficio Stampa

Ciao Carolina, benvenuta su Salento News. Da poco è uscito il tuo nuovo singolo “PORTAMI A BALLARE”, cosa rappresenta per te questo brano e quando è stato composto?

«È stato composto un annetto fa in realtà, ed è una rara canzone d’amore perché bisogna sapere che io non scrivo canzoni d’amore, me ne guardo molto bene perché trattare l’argomento amore è difficile e sto sempre attenta a non farlo. Qui in questi brano l’ho fatto in due modi completamente diversi: è una storia d’amore, possiamo dire che è un’amore nascosto, un’amore segreto tra due amanti. La voce di una donna che descrivere tutti i dettagli di quest’uomo, utilizzo la pioggia come momento che tutto lava e tutto rivela».

È iniziato da poco il tuo nuovo tour 2023, com’è stato il primo impatto con il pubblico?

«Ho avuto la sensazione di essere inondata di amore di aver condiviso come volevo questo mio spettacolo e di essere arrivata al pubblico con la mia musica. L’obiettivo principale era in condivisione la musica che quando la concepisci non è più tua».

Com’è stato essere nuovamente la direttrice d’orchestra di Sanremo 2023, quest’anno per Elodie?

«Sicuramente favoloso e bellissimo, è stato un ritorno. Ci sono già stata come ben sai, sono otto anni di esperienze in più con un grado maggiore di consapevolezza, con tutte le esperienze che ho accomunato in questi anni sono stata più presente per me stessa. Ho vissuto le emozioni più sicura di me, mi sentivo padrona di me stessa. Poi quest’anno cantare e dirigere insieme è stato molto bello e sono stata ben accolta, ho sentito la mia voce nell’Ariston mi ha reso molto felice».

Sei docente di conservatorio, cantante, pianista, arrangiatrice, direttrice d’orchestra: come riesci a gestire tutto quanto?

«Non percepisco questa divisione, mi sento un’unicità in tutto quello che sono e quindi mi percepisco come una musicista. Ora per esempio sto andando in conservatorio, giorni fa ero in tour».

Crescere in una famiglia di musicisti l’ha aiutata ad emergere?

«Direi proprio di si, mi ha aiutato a coltivare l’arte e poi è stato uno strumento di condivisione. Insieme a mio fratello Filippo siamo cresciuti con la musica, ascoltavamo tantissima musica e ci hanno fatto esplorare strumenti diversi».

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