Dopo l’“esperimento” Retegui, Mancini ieri ha aperto alla possibilità di convocare nuovi oriudi: Gabriel è il primo della lista.
Il calcio è cambiato tanto, e anche l’azzurro della Nazionale ne risente. La soluzione all’ormai annosa questione prima punta, infatti, Mancini sembra averla trovata in Argentina, al Tigre, con Mateo Retegui: superate le diffidenze iniziali, il ragazzo di origine siciliana ha stupito tutti con due gol in due partite ufficiali giocate.
Non è la prima volta di un “oriundo” in nazionale, anzi: la storia azzurra parla di ben 50 giocatori che hanno vestito l’azzurro pur non essendo nati in Italia, con il Campione del Mondo Mauro German Camoranesi su tutti.
Il CT Roberto Mancini ha detto chiaramente che questa è una tendenza che da anni contraddistingue il calcio europeo, e che anche l’Italia può e deve beneficiarne.
Tra i possibili nuovi innesti, allora, il primo della lista è sicuramente l’esterno del Lecce Gabiel Strefezza. I rumors, in realtà, l’avrebbero voluto in Nazionale maggiore già con le convocazioni di Novembre, cosa che non accadde per scelta tecnica.
In questa tornata, complice un ultimo periodo poco esaltante, il nome di Gabriel non è mai stato tra i papabili. Una crisi, tuttavia, non nei numeri: Strefezza, tra i convocabili da Mancini, per gol fatti è secondo in Serie A solo a Immobile e Zaccagni.
Dal canto suo, “Espeto”, pur essendo nato a San Paolo (Brasile), non ha mai nascosto di sognare la Nazionale italiana grazie ad un Bisnonno siciliano e al suo doppio passaporto.
Un sogno non impossibile, che a questo punto passa solo e soltanto per il Lecce. A Giugno l’Italia è attesa dalla fase finale di Nations League, e Strefezza ha 11 partite a disposizione per un doppio traguardo: la salvezza e maglia azzurra.