La prima puntata del nuovo format di Salento News con cui, attraverso il nostro amico Scarcagnulu, gireremo il Salento scoprendo le leggende più incantevoli dietro a ogni luogo.
Lu Scarcagnulu – Il folletto dispettoso
ln tutto il Salento il “Municeddhu” o “Scarcagnulu” è una figura ben radicata nella tradizione collettiva. Molti giurano di averlo visto, o di aver visto gli effetti delle sue marachelle. Gli anziani lo descrivono come uno gnometto alto 30 cm, con il berretto nero sulla testa pelosa, gli occhi neri e lucidi.
Il folletto è stato dipinto in maniera diversa nel corso degli anni: in origine come un bimbo capriccioso: si pensava, infatti, potesse essere l’anima di un bambino defunto e non battezzato; poi, divenne l’angelo custode per molte famiglie salentine.
Se chiedete ai vecchietti dello “scarcagnulu”, molto probabilmente, chiunque avesse posseduto un cavallo, vi racconterebbe che molte mattine la criniera e la coda del fedele animale erano intrecciate, arruffate o aggrovigliate in maniera così confusa e stringente che risultava molto difficile rimetterla in ordine… colpa del folletto dispettoso!
Una cosa positiva però c’era: conosceva i luoghi dove erano nascosti i più grandi tesori… simpatizzarci non sarebbe stata quindi una cattiva idea.
Noi ci abbiamo fatto amicizia ed insieme a lui andremo in viaggio per il Salento, a scoprire le tradizioni, ma soprattutto le leggende legate a ogni posto.
LU SCARCAGNULU
Me presentu: suntu lu scarcagnulu
Ci quannu sta durmiti ntra lu liettu
E bu sentiti nu chiummu sullu piettu
Comu sia ca purtati nu pesulu,
Nu bu spacenziati, suntu ieu lu scarcagnulu […]
(da una poesia di F. Perrone,2016)
Tra storia e magia
In una frazione di Galatina, a Noha, c’è chi ha costruito delle piccole abitazioni per consentirgli di poter avere un tetto dove vivere, Domenico Modugno gli ha addirittura dedicato una canzone, a Lecce qualcuno ha pensato bene di dedicargli addirittura una scultura: la prima puntata di questa avventura è dedicata proprio a lui, al compagno di viaggio di questa nuova nostra avventura: lo scarcagnulu, il folletto dispettoso.
I leccesi credevano che si potesse allontanare lo spirito del folletto semplicemente mettendo sull’uscio della porta di casa una staffa di cavallo e una corna di bue.
Cavalcando la scia della leggenda, inoltre, gli adulti si sono inventati una figura definita come nanni-ercu, un terribile folletto che si nutre di giovani e belle fanciulle e che viene nominato ogni qual volta si vuole tenere a bada i bambini e le loro marachelle. E’ un vero proprio folletto dispettoso, pronto a combinarne di tutti i colori pur di mettere in difficoltà la persona che individua come obiettivo. Anche se nata con il principio di incutere timore e garantirsi quindi una forma di rispetto da parte del pubblico fanciullesco, il nanni-ercu è entrato a pieno titolo a far parte del Folklore popolare salentino.
Le leggende narrano che però lui, lo scarcagnulu, si leghi non solo alle cose, ma anche alle persone. Un aneddoto, ad esempio, racconta che un uomo fu addirittura costretto a cambiare casa perchè il folletto non gli lasciava pace durante il giorno. Durante il trasloco però si accorse di aver scordato la scopa nella vecchia casa. appena decise di tornare a prenderla, una voce invisibile alle spalle gli disse :” non ti preoccupare, l’ho già presa io”.
Un altro fatto narra di un bambino a cui lu Scarcagnulu arricciò di notte i capelli. Un altro ancora narra che descrisse minuziosamente ad un uomo che era riuscito a sottrargli il cappello, dove si trovasse un prezioso tesoro. L’uomo seguendo le indicazioni del folletto ma al posto dell’oro trovò il carbone: il folletto, per ripagarlo del torto, gli aveva riservato questo brutto scherzo.
Con il passare del tempo, la maggior parte dei paesi salentini ha visto scomparire pian piano i disturbi arrecati da questi folletti-spiriti, chissà se ci sono ancora e se continuano ad osservarci in attesa di qualche colpo basso…