Ci sono storie che non hanno bisogno di presentazioni: quella tra Pedro Pablo Pasculli ed il Lecce è una di quelle: tornato a calpestare l’erba del «Via del Mare» prima dell’ultimo match casalingo contro il Torino, insieme a Juan Alberto «Beto» Barbas, Pasculli ha sempre avuto un legame speciale con i tifosi giallorossi.
Campione del mondo con l’Argentina nel 1986, ha vestito la maglia del Lecce per sette stagioni, dal 1985 al 1992. Il campione è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta del Mezzogiorno. Ecco un estratto dell’intervista:
Che sensazioni ha vissuto davanti all’ovazione del pubblico allo stadio prima di Lecce-Torino?
«È stata un’emozione incredibile tornare al Via del Mare, scendere in campo e ricevere tutto quell’affetto da parte dei tifosi. Sono sensazioni indescrivibili ed è bello vedere che anche a distanza di tanti anni il calore e il tifo della gente sono rimasti immutati. È stato bello anche ritrovare Barbas, con cui ho condiviso degli anni stupendi a Lecce».
Venendo al campo, il Lecce è reduce da quattro sconfitte di fila. È un momento di crisi o un calo fisiologico?
«Credo che sia un momento di difficoltà che può starci nel corso di un campionato. Credo che mister Baroni e la società abbiano i piedi ben piantati per terra e sappiano benissimo qual è l’obiettivo da raggiungere, ovvero la salvezza. È importante non perdere mai di vista il traguardo e non bisogna lasciarsi scoraggiare nei momenti più difficili. La sosta probabilmente è stata utile per ricaricare le batterie in vista della volata finale».