Riparte la stagione, ma il clima estivo non è ancora pronto per lasciare i nostri cuori: ecco Cosa resta della frizzantissima serata di Lecce – Lazio
Tre Minuti
Dopo un’estate di parole, musica, eventi e concerti epici come quello dei Negramaro, il Lecce teneva particolarmente a dare il suo contributo per celebrare l’anniversario della band salentina che da 20anni stravolge la musica italiana e, talvolta, anche la viabilità salentina: bastano i loro, famosi, tre minuti, al Lecce per ribaltare la partita e portarsi a casa i primi 3 punti stagionali.
Il biondo Almquist prima e l’ossigenato Di Francesco poi si districano nel traffico logistica di un’area di rigore laziale alquanti ingarbugliata e gonfiano la rete in meno di 180 secondi che valgono la prima vittoria. Tutto, tranquillamente, in 3 minuti.
L’estate sta finendo
Passato ferragosto è un attimo che ci si ritrova in pantofole verso Natale. Ma prima di lasciarci definitivamente, l’estate ha voluto regalarci ancora qualcosa: un Lecce frizzante come un drink a Porto Cesareo, fresco come una granita a Pescoluse ma anche pragmatico come una sacrosanta frisa al pomodoro scaccia fame alle due di notte.
E poco importa se con l’estate sta finendo anche il mercato, se la rosa è ancora incompleta e se qualcosa da fare ancora rimane: Lecce – Lazio mette in mostra tutto il buono che c’è, costruendo le basi che in una notte di mezza estate sanno tanto di nuovo sogno. E se ogni fine si porta un nuovo inizio, va bene tutto, anche che l’estate sta finendo.
L’isola che non c’è
Davanti ad una cornice da 30Mila e oltre, al nuovo record di abbonati, alle nuove stelline corviniane in campo pronte a scrivere una nuova storia giallorossa sognare è lecito.
Perché per sognare, in fondo, a questa terra basta poco: un gol che illumina la notte, un risultato ribaltato, un nuovo attaccante che arriva dalla stessa scuola di chi ha fatto la storia.
Seconda stella a destra, questo è il cammino.
E poi dritto, fino ad un nuovo mattino pieno di sogni, emozioni, speranze.
Perché sarà anche follia, ma, quando se non in una serata d’estate come ieri è lecito che i sogni dei tifosi si spostino un po’ più in là, verso una bella serie A oppure, perché no, verso un”Europa che per il Lecce sa tanto di ‘isola che non c’è.