Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa di fine mercato del Direttore dell’Area Tecnica Pantaleo Corvino, che ha tracciato un riassunto di questa sessione estiva di acquisti e cessioni che sta per concludersi.
“La conferenza conclusiva del mercato la facciamo ora sia perchè non faremo ulteriori innesti sia perchè sia io sia Trinchera non saremo a Lecce settimana prossima. È iniziato un nuovo ciclo. Lo abbiamo fatto seguendo la solita strategia: mercati alternativi, giovani e patrimonializzazione. Non è mai facile coniugare l’aspetto finanziario e quello sportivo. Questo ciclo è partito con la cessione più importante nella storia del Lecce, ovvero Hjulmand. Questo è servito perchè abbiamo reinvestito tutto quello che abbiamo incassato, acquistando giovani a titolo definitivo”.
MONTE INGAGGI: “Abbiamo uno dei monti ingaggi più bassi, il nostro è ad appena 15 milioni lordi ed è qualcosa di straordinario. Mi preoccupa molto chi pensa di alzare molto l’asticella, è giusto sognare, ma deve rimanere un sogno e insieme a questo ci deve essere un monito, dobbiamo sentirci tutti Davide e non Golia, se ci dovessimo sentire Golia siamo morti. Questo è un messaggio che voglio lanciare. La Serie A è un’animale difficile da combattere, non dobbiamo perdere le nostre caratteristiche”.
“Quest’anno siamo tra le squadre più giovani d’Europa e facciamo la Serie A. Lo facciamo con coraggio. Abbiamo una rosa di 30 giocatori, dei 25 calciatori, 17 sono nati tra il 2000 e il 2004 ed è un vanto di questa società. Noi sul campo possiamo il meglio, ma dobbiamo sempre tener conto degli altri e di quanto loro hanno alzato il loro livello. Avere dei calciatori, come Blin, che possono fare sia il centrocampista che il difensore è una qualità importante. Lo stesso vale per Strefezza, avere giocatori che si possono adattare ad altri ruoli per noi è importantissimo”.
IL COLPO DELL’ESTATE. “Quest’anno abbiamo fatto 15 operazioni in uscita e cedere un calciatore oggi non è semplice; i 20 milioni incassati sono stati utilizzati tutti, qui nessuno si è messo in tasca nulla e se qualcosa è rimasto in cassa verrà utilizzato eventualmente a gennaio oppure per migliorare le strutture. Non ci siamo mai fermati un giorno nel corso di questo periodo di trattative, senza considerare le operazioni della formazione primavera. Ogni operazione è un pezzo di cuore”.