Entusiasmo alle stelle per la fine del calciomercato, per l’ottimo avvio di stagione e per le nuove star di una squadra pronta a stupire. Ma anche qualcos’altro: ecco Cosa Resta di Lecce – Salernitana
Come Krstovic comanda
Chiesto a gran voce per tutta la scorsa stagione, sognato ad occhi aperti davanti alle mille suggestioni estive. Intravisto nei video su Youtube, nel lampo di Firenze, nelle belle dichiarazioni di mister D’Aversa nel post gara. Ed alla fine, eccolo qua: un attaccante che segna, un attaccante che attacca la porta, una punta che raccoglie i mai così tanti cross spioventi da destra e sinistra e li indirizza nello spicchio più remoto della porta avversaria. Un ragazzo belloccio, giovane, entusiasta, carico di voglia di spaccare mondo e difese avversarie, già cocco di un popolo che non aspettava che abbracciare esattamente uno come lui. Un ragazzo che, solo per quanto fatto in questo avvio, è già storia ma che non vede l’ora di esserlo ancora di più.
Come dice Mesciu Panataleo, un ragazzo ed un attaccante, finalmente, come Krsitovic comanda.
7×3
Come le staffette della domenica, quella che si fanno per beneficenza o per il semplice gusto di vivere una giornata diversa con gli amici. 7 km, 3 atleti che si alternano per portare a termine il percorso nel minor tempo possibile. Ecco, la prima, microscopica, tranche della serie A 2023/2024 del Lecce è stata esattamente una piccola 7 x 3. E non solo per i 7 punti in 3 partite, ma per i 3 nuovi protagonisti che questo avvio ci ha regalato. Detto dell’attaccante balcanico, lo start della nuova stagione ha messo in mostra anche Almquist, il nuovo platinato che scorrazza per la trequarti offensiva da destra a sinistra portandosi appresso sogni e difensori avversari e Rafia, capace di classe ed eleganza ma anche di gonfiare la reta quanto serve.
7 punti, 3 partite, 3 nuovi protagonisti. 7×3
L’urna di Nyon
Sarà che lo scorso giovedì, in Svizzera, i big del calcio hanno svelato i match che li coinvolgeranno nelle gare europee di questo inizio di stagione. Sarà che l’aria fresca di settembre già è inebriata dalla poesia dei primi mosti, sarà che quello screenshot della prima classifica di serie A dopo 3 giornate inquadra giusto giusto i giallorossi nella zona Champions, ma tutto ciò, diciamocelo, non è nient’altro che un sogno di fine estate.
E diciamolo a gran voce, chiaramente, che come la storia di questa maglia insegna la stagione è ancora lunghissima e piena di peripezie, di momenti bassi e di momenti altissimi, di gioie e di sofferenze insite nel giallo e nel rosso di questa terra.
E diciamolo a gran voce, che come dice Corvino qui siamo solo dei Davide contro Golia, che guai a dimenticarlo, perché sennò si perde il filo ed il senso dell’impresa.
E diciamolo, che è bellissimo, affascinante sognare il Lecce laddove, finora, l’abbiamo portato solo nei giochi della PlayStation, immaginando notti che, forse, non vivremo mai.
Però è bellissimo anche così. Folli e poco lucidi, ma di certo innamorati.
Chiudere gli occhi e vedere il Lecce lì, un giorno, tra le palline dell’Urna di Nyon.