Cosa Resta, Monza – Lecce

Errori da Rosso, Santu Ronzu, Kristovic e un4x4 dalla domenica dell’U-Power Stadium

Torna la Serie A, tornano i pomeriggi di calcio, torna il Lecce a Monza dopo la straordinaria salvezza di qualche mese fa. E questa volta si porta via, comunque, un punto importante per mille ragioni. Vediamo Cosa Resta di Monza – Lecce

Errore da Rosso

Nella terra dei motori, nella domenica del ritorno alla vittoria del Rosso Ferrari dopo un interminabile periodo di magra, il Lecce incappa in un rosso quantomai dubbio, equivoco, relativo. Un rosso sventolato per un fallo in totale anticipo sul pallone di Baschirotto a centrocampo, guarda caso proprio sul grande Ex Colombo, che l’arbitro Marinelli ha mantenuto saldo nonostante un richiamo al Var abbia provato a fargli cambiare idea, riportandolo sulla retta via che probabilmente sarebbe stata un giallo. Un rosso giudicato eccessivo dalla stampa nazionale, da D’Aversa e addirittura dal super-pres Saverio Sticchi Damiani, che senza giri di parole l’ha definito un chiaro errore.

Insomma, un errore da rosso per tutti, meno che per Marinelli.

Santu Ronzu & Kristovic

Terzo gol consecutivo, alla terza presenza in A con il Lecce per Nikola Krstovic. Un gol su rigore, esattamente dal lato opposto rispetto a quello di pochi mesi fa, ma egualmente importante e decisivo per indirizzare le sorti di questo Lecce. Un serie record per il bomber montenegrino benedetto da Santu Ronzu, che dopo il gol al debutto nel giorno della festa del Santu Patrono e quello contro la Salernitana, prosegue la sua consacrazione al mondo giallorosso raggiungendo il numero indicato dalle dita del Santo nello stesso numero di partite giocate. Una continuità incredibile, che nessun bomber aveva mai trovato in A nella storia del Lecce, e destinata a non fermarsi qui, andando ben oltre le dita del Santo.

Santu Ronzu & Krstovic, fede e cuore giallorossi.

4 x 4

Un quarto posto dopo 4 partite così importanti e complicate non se le aspettava nemmeno il più impavido dei sognanti tifosi giallorossi. Un Lecce partito forte, con una trazione molto più integrale rispetto a quella dello scorso anno spesso troppo “posteriore”. Una trazione che viene dall’attacco, sempre veloce e pungente, ma anche da una difesa che seppur in fase di rodaggio sta via via acquisendo i parametri di una nuova impostazione di gioco molto più votata al possesso che alle ripartenze. E se Falcone rimane il baluardo migliore e Strefezza scalpita per andare oltre ai minuti finali, questa partenza lascia ben sperare per la tempra, la determinazione e la dedizione con cui questo gruppo sembra essere pronto per affrontare il primo vero tour de force di questa serie A, con 3 partite in 8 giorni a cominciare dalla prossima a Genova.

4 x 4, marcia ingranata, via Lecce, via!

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