La fuga dal Sud al Nord, dal 2011 oltre un milione di emigranti

Dal 2011 al 2023 il Mezzogiorno ha perso oltre un milione di residenti

Dal 2011 al 2023 il Mezzogiorno ha perso oltre un milione di residenti e il calo ha avuto intensità doppia nelle aree interne.

Quasi una famiglia di lavoratori su dieci nel Meridione vive in povertà assoluta e tra bassi salari, anni di precariato, lavoro in nero e part time casuale avere un impiego spesso non basta per guadagnare abbastanza per vivere. Così si continua ad emigrare, nonostante l’occupazione aumenti. 

Gli italiani residenti all’estero, all’inizio del 2023, sono stati all’incirca 6 milioni. E 1,8 milioni hanno meno di trent’anni. 

Basti pensare che negli ultimi dieci anni è sceso di quasi un milione il numero dei giovani tra i 15 e i 34 anni, la fascia di età più produttiva della vita lavorativa.

Nel 2023 il Pil del Mezzogiorno dovrebbe crescere dello 0,4%, mentre il Centro-Nord dovrebbe registrare una crescita doppia (+0,8%).

Secondo Svimez nel 2024 il Sud attaccherà la ripresa del Nord (per effetto degli investimenti del Pnrr). 

Questo è quanto emerge dal rapporto Svimez nel quale si ricorda che la crescita a livello nazionale è attesa a +0,7%. Si riapre così il divario di crescita tra i territori, dopo un biennio di allineamento, a causa del diverso andamento dei consumi. La contrazione del reddito disponibile delle famiglie meridionali (-2%), del resto, è doppia rispetto al Centro-Nord.

La diminuzione delle nascite e il progredire della speranza di vita hanno portato l’Italia tra i paesi europei più anziani. Le migrazioni interne e internazionali hanno ampliato gli squilibri demografici Sud-Nord.

L’accelerazione dell’inflazione del 2022 ha eroso soprattutto il potere d’acquisto delle fasce più deboli della popolazione. Doppio al Sud l’impatto dell’inflazione sui redditi delle famiglie.

La crescita dell’Italia, ma soprattutto del Mezzogiorno, è quindi strettamente vincolata all’attuazione del Pnrr nel biennio 2024-2025. Incidono gli effetti degli interventi finanziati dal Pnrr, per la concentrazione nel biennio del massimo sforzo di realizzazione infrastrutturale.

Il potenziamento dell’occupazione femminile nel Mezzogiorno è cruciale per contrastare il declino demografico.

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