Oltre alla pasta, già testata, anche l’olio extravergine andrà in orbita con il progetto’Italian Space Food“
La pasta nello spazio si potrà condire con l’extravergine già testato per oltre sei mesi in orbita dove la gravità e i raggi cosmici non hanno avuto effetti sulla sua qualità.
È quanto dichiara la Coldiretti in riferimento al progetto ‘Italian Space Food” che porterà la pasta italiana nello spazio per la prima volta sulla tavola degli astronauti della Iss con la missione Axiom 3 in partenza il 10 gennaio dalla Florida.
Una selezione di oli extravergini di oliva italiani, tra cui quelli della Puglia, ha lasciato la Terra a luglio 2022 per raggiungere l’ISS, la Stazione Spaziale Internazionale, grazie a una opportunità di volo dell’Agenzia Spaziale Italiana.
I quattro oli extravergini spaziali selezionati sono prodotti italiani di altissima qualità e ottenuti ciascuno da una singola tipologia di olive, come la Coratina e la Carolea, in rappresentanza delle 533 varietà e che rendono unico il nostro Paese.
Un importante passo in avanti per sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’Unesco dopo che continua la Coldiretti anche l’olio extravergine di oliva potrebbe entrare stabilmente nella dieta degli astronauti grazie al fatto che le sue caratteristiche nutrizionali e salutistiche di pregio sono rimaste inalterate secondo la sperimentazione sui campioni rientrati sulla Terra dalla Stazione Spaziale internazionale (Iss) all’inizio dell’anno, insieme all’astronauta Esa Samantha Cristoforetti, nell’ambito di un progetto inserito nel quadro dell’accordo tra l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e il Crea, in collaborazione con Coldiretti e Unaprol.
Dallo spazio alla terra, la cucina all’italiana conclude Coldiretti la più diffusa e apprezzata nel mondo con un valore della ristorazione che raggiunge i 205 miliardi di euro e registra i maggiori livelli di penetrazione negli Usa.