Musica, “ALTREVIE” è il nuovo album di Antonella Ruggiero e Roberto Colombo

Altrevie è il titolo del nuovo album di Antonella Ruggiero e Roberto Colombo

Dodici brani inediti in un linguaggio immaginario e suggestivo con la magnifica voce di un’interprete unica

Altrevie è il titolo del nuovo album di Antonella Ruggiero e Roberto Colombo il primo insieme dopo la parentesi di Pomodoro geneticodel 2008 che ha vista la luce il 21 marzo 2024, primo giorno di primavera. Altrevie è una ricerca artistica a più voci che si sviluppa nel suono, nella carta e nel web. Un’iniziativa davvero inusuale la cui particolarità la colloca sicuramente tra i progetti più sperimentali all’interno dell’ampio repertorio della Ruggiero. L’idea di fondo è stata quella di ricreare un nuovo linguaggio per realizzare una proposta musicale del tutto innovativa.

La ricerca sonora dei due artisti si è concentrata sulla manipolazione digitale della voce e sulla coniazione di una lingua immaginaria e sconosciuta per animare il mondo di Altrevie. Insieme hanno riversato, scomposto e ricomposto le tracce vocali del primo lavoro solista della Ruggiero (Libera pubblicato nel 1996 e registrato tra l’India e l’Italia, un mix di cultura musicale occidentale e orientale) accompagnando il nuovo canto di Antonella con armonizzazioni e arrangiamenti originali di Roberto Colombo. Il risultato sono dodici brani di melodie inedite con un linguaggio estremamente suggestivo, che stupirà gli ascoltatori per la sua bellezza.

Il lavoro grafico è frutto di un incontro di interessi tra Antonella e il collettivo Libri Finti Clandestini (specializzati in editoria d’arte e cartotecnica https://librifinticlandestini.com/), uniti dall’amore per i libri d’epoca e per il riuso. Esplorando 110 titoli d’antiquariato provenienti dalla collezione personale della Ruggiero, il collettivo ha composto un collage di immagini

Racconta Colombo: “Una volta separate le 12 tracce vocali originali dalla parte strumentale, queste sono state riprodotte al contrario con la tecnica del “reverse” utilizzata fin dagli anni ’60 a cominciare dagli stessi Beatles per arrivare ad altri gruppi come i Byrds, i Jefferson Airplane fino a Jimi Hendrix, influenzando notevolmente il filone del rock psichedelico di quei tempi. La tecnica consisteva nel registrare normalmente le voci o gli strumenti sul nastro magnetico che successivamente veniva trasferito su vinile facendolo girare al contrario là dove serviva. che è il mondo visivo di Altrevie. Chiaramente tutto il processo era analogico ma oggi digitalmente si può fare esattamente la stessa cosa. Dopo aver selezionato i fonemi più significativi e aver costruito nuove linee melodiche insieme ad Antonella, ho sviluppato nuove armonizzazioni discostandomi totalmente dal materiale originale tratto dall’album “Libera”. Il risultato raggiunto ci ha sorpreso per le sonorità inaspettate che sono sicuramente andate al di là delle nostre più ottimistiche previsioni e aspettative”.

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