In un giorno storico per i leccesi, una partita importante e difficile da dimenticare. Vediamo Cosa Resta di Lecce – Empoli
IN QUESTO MONDO DI SANTI
Canta Venditti, ricordandoci che spesso ci facciamo ingannare dalle apparenze preferendo il banale al sacro.
A Lecce non è così, specie dopo i “miracoli” di ieri ad opera di un tris di eletti di tutto rispetto: da Sant’Oronzo, tornato al mattino sul piedistallo più panoramico di tutta Lecce, a San Sone, tornato a dare il suo contributo proprio nel momento di massimo bisogno, in uno scontro salvezza pesante ed importante.
Il terzo è lui, il Santo dall’America latina, quel San Tiago sbeffeggiato fino a ieri alle 16.43 ed amato follemente ora, perché ha rivelato a tutti la sua arte più preziosa, l’assist decisivo.
Ah, che beatitudine. In questo mondo di Santi.

CHI LA FA L’ASPETTI
Minuto 94, Empoli – Torino è quasi finita 2-2 dopo una grande rimonta dei granata, o forse no: Bellanova incespica in area sul pallone, Cacace serve Niang che segna il gol del definitivo 3-2.
Minuto 88, Lecce – Empoli: Walukiewicz incespica sul pallone in area, Pierotti ne approfitta, lo dribbla e scarta per Sansone un cioccolatino da appoggiare solo in gol.
Chiamatelo Karma, legge di reciprocità, fatto sta che il calcio dà e toglie, e mai come a sto giro all’Empoli ha tolto e dato allo stesso identico modo, a distanza di qualche giorno.
O forse, più banalmente, il concetto è molto più semplice: chi la fa, l’aspetti.
PIERGOTTI
La piazza lo invocava da giorni, soprattutto data l’assenza di Krstovic per squalifica. Lui no, lui già sapeva quanto ed a che cosa gli sarebbe servito, in quale momento esatto spigionare l’estro argentino arrivato a gennaio per sostituire quello italo-brasiliano.
L’ha tenuto in panca, fatto scaldare a lungo, centellinato ed infine liberato in campo carico, tanto che ci ha messo meno di 30’ per diventare decisivo.
Gotti e Pierotti sono la nuova coppia vincente di questo Lecce, e c’è da giurare che in questo finale di campionato il duetto che fa rima tornerà a deliziare i palati dei tifosi leccesi a suon di leccornie che, al nome, sanno già di cioccolata e buone cose.
Bienvenido, Piergotti.