Patù, torna l’Infiorata: si parte oggi con la notte della cultura e della fede

Un tappeto fiorito di oltre 250 metri per le vie del centro storico, con numerosi artisti coinvolti ed una simbologia legata alla fede e non solo

È tutto pronto a Patù per la notte di fede e cultura più attesa dell’anno, che darà il via alla nona edizione della tradizionale infiorata.

Giunta alla sua Nona Edizione, la tradizionale infiorata di Patù rappresenta ormai un appuntamento caro non solo ai fedeli, ma anche a tutti coloro che vedono nella valorizzazione delle tradizioni religiose un’opportunità di crescita e di consolidamento per tutto il patrimonio culturale della nostra terra.

Il programma

Domani, 2 giugno, ricorrerà la festa del Corpus Domini e questa notte, gli abitanti del piccolo borgo del basso Salento si riverseranno lungo una delle strade più belle e suggestive del paese per dare inizio alla IX edizione dell’Infiorata di Patù, ormai conosciuta e apprezzata in tutta la Puglia e non solo.

Alle ore 21 di questa sera, infatti, il Vescovo della diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca, monsignor Vito Angiuli, benedirà l’inizio dei lavori insieme al parroco don Carmine Peluso. Il Vescovo parteciperà alla cerimonia di posa dei primi petali come da tradizione.

Domani alle ore 8 il Vescovo sarà di nuovo presente per benedire i quadri artistici a conclusione dei lavori. Alle 9, la comunità si riunirà per la Santa Messa in Piazza Indipendenza, seguita da una seconda celebrazione alle ore 10:30 nella Chiesa di San Michele. Il tappeto “fiorito” coprirà via Principe di Napoli per una lunghezza di circa 250 metri dove passerà la processione del Corpus Domini prevista subito dopo la Messa delle 18.30 con partenza dalla Chiesa dell’Immacolata. I quadri artistici potranno essere ammirati per tutta la serata.

In occasione dell’infiorata, il MAV (museo archeologico di Vereto) sarà aperto straordinariamente con i seguenti orari: sabato dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 3:00, e domenica dalle 8:00 alle 22:00. Sarà possibile prenotare visite guidate con esperti e professionisti del settore. Il punto di ritrovo sarà presso Palazzo Romano, e le visite si svolgeranno con gruppi di massimo 20 persone per turno. Tutte le attività sono gratuite ed è possibile prenotarsi al numero 0833 183 25 91.

Amicizia, inclusione e comunità nell’edizione 2024

Da Patù si alza un bel messaggio di amicizia, inclusione e comunità. Il Paese conta meno di 2mila abitanti eppure ogni anno ha la capacità di sorprendere e meravigliare con il suo tappeto artistico che quest’anno ha come tema gli alberi nelle Sacre Scritture. È stata preziosa la partecipazione di tutti anche nelle fasi precedenti all’evento. In particolare la condivisione del lavoro con i giovani ospiti dei centri SAI di Patù e Castrignano del Capo (anche di religione musulmana), gestiti dall’ARCI Lecce solidarietà cooperativa sociale.

Realizzando in tal modo un forte segno di inclusione sociale e di pace tra i popoli di cui oggi si avverte un forte bisogno. Il lavoro per l’infiorata inizia molti mesi prima. Vengono utilizzati esclusivamente fiori e foglie raccolti dai campi e macinate senza aggiunta di segature o polveri colorate. Le fasi preliminari sono le più complesse ed impegnative perché i fiori devono essere ricercati, raccolti, selezionati, mondati e conservati. L’Infiorata oltre ad essere un evento religioso è anche un’occasione di coesione sociale e partecipazione comunitaria.

L‘Infiorata di Patù è un appuntamento imperdibile per chiunque desideri vivere un’esperienza unica, dove la bellezza dei fiori si intreccia con la profondità della devozione religiosa. La parrocchia San Michele Arcangelo, il comitato feste, l’amministrazione comunale e tutte le realtà che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento sono liete di invitarvi a prendere parte a questo momento straordinario e unico del sud Salento.

La potenza simbolica dell’albero è spiegata anche da sua Eccellenza il Vescovo, monsignor Vito Angiuli «Nel “paradiso terrestre”, cioè nel mondo come l’ha voluto Dio, prima che irrompesse l’uomo con la sua libertà distruttiva, svettano due piante dal valore simbolico: l’albero della vita e l’albero della conoscenza del bene e del male (cfr. Gn 2,9). Sulla scia della profezia di Ezechiele (cfr. Ez 47,12) l’immagine dell’albero della vita ritorna nell’Apocalisse, l’ultimo libro della Bibbia. In mezzo alla piazza della città, c’è l’albero di vita che, per tutto all’anno, dà frutto ogni mese e le sue foglie servono a guarire le nazioni da tutte le malattie (cfr. Ap 22,1-2). Pertanto, all’inizio e alla fine della Bibbia, si ripresenta l’immagine dell’albero della vita che simboleggia l’immortalità e la vita beata nell’eternità.”

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