Il vento dell’ entusiasmo spinge il Lecce ad un’impresa che fa squadra, classifica e 3 punti. Questo, e qualcos’altro Resta di Lecce – Cagliari
Salento 11
Non avremo gli ingaggi più alti della serie A.
Non avremo, ancora, il centro sportivo più bello.
Ci manca l’ appeal delle grandi piazze, quello che basta il nome per farti trasferire lì senza pensare alla categoria.
Però, ai nuovi arrivi, abbiamo saputo spiegare benissimo, da subito, ieri, cosa significa venire a giocare nel Salento.
Una bolgia, prima della partita. Una carica, ad ogni passare dei minuti in campo. Un delirio, davanti alle follie di Fabbri.
La spinta che solo questa terra sa dare.
C’eravamo tutti, a soffiare sulla traversa quella palla di Viola. In campo, c’era il Salento 11
Niko, non aver paura
Da quando è arrivato, nel giorno di Sant’ Oronzo come il Cheva più amato in giallorosso, Niko ha già dato e preso tanto da questa terra.
Una stagione da titolare in serie A, qualche gol importante, tante critiche (non sempre costruttive) ma soprattutto una consapevolezza.
Che questa gente non lo mollerà mai, che è già idolo, che anche dopo un gol sbagliato solo davanti al portiere nel disappunto, legittimo, nasceva la spinta per ridare forza alla propria punta in un momento difficile.
Per poi esplodere, insieme a lui, sulla zampata decisiva.
Parafrasando il maestro de Gregori, Niko, non aver paura di sbagliare in area di rigore. Il VDM è con te.
Allons enfant!
Ci stanno antipatici per antonomasia.
Per certi versi simili, per altri molto più arroganti, meno solari, più aristocratici e meno borghesi di noi.
Ma, in fondo, in Italia abbiamo sempre avuto un gran rapporto con i francesi nel calcio.
Da Platini a Zidane, da Thuram (di cui adesso abbiamo accolto entrambi i figli) fino a Deschamps.
A Lecce, poi, da qualche anno, c’è proprio una colonia blues.
E male non ha fatto, anzi, alle sorti di questa squadra. Da Blin a Oudin, da Umtiti a Gendrey, i cugini d’oltralpe sono stati decisivi nella storia recente, dimostrando voglia, attaccamento e gratitudine ai colori giallorossi.
E allora, ben vengano i Guilbert (!!!), i Pelmard, i Gaby Jean ed i Pierret (!!!!!).
Chiunque, da ovunque, per questa maglia.
Allos Enfant!