Lecce, conferenza di fine mercato: Corvino e Trinchera live dal Via del Mare

LECCE – Il responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino e il Direttore Sportivo Stefano Trinchera parlano in sala stampa al termine del calciomercato del Lecce.

INTRODUCE CORVINO“Siamo al terzo anno in Serie A , ci sono squadre che fanno mercato da tanto tempo, per noi è solo la quinta sessione. Conoscendo la passione dei tifosi per noi diventa veramente un grande impegno il calciomercato, sentiamo grande responsabilità. È stato un grande sforzo per area tecnica e società. La sostenibilità economica è difficile da mantenere raggiungendo risultati. L’altro giorno ho detto a Saverio (Sticchi Damiani, ndr) che voglio creare una radio tutta nostra che parla di Lecce”.

REBIĆ – “È un calciatore importante; come lo era Umtiti. Portarlo a Lecce non è stato semplice.

ACQUISTI E CESSIONI – Con quasi 30 operazioni è stata una sessione molto impegnativa, se si fa il calcolo c’è stata un’operazione un giorno si e uno no. Non è facile per una squadra come il Lecce, devi sempre cercare di migliorarti guardando anche il mercato degli altri, con quelle che sono le tue forze. Il nostro sforzo è stato massimo. Ce l’abbiamo fatta? Lo dirà il campionato. Noi abbiamo lavorato tantissimo per cercare di migliorarci. Di questi 12 calciatori in entrata ce ne sono 4 su 12 francesi: ogni buon mercante deve saper vendere e comprare e lo fa dove c’è più possibilità di farlo. Quest’anno la Francia è stata una nazione che ha offerto tanto rispetto ad altre”.

GUILBERT – “Io mi fido di Luca (Gotti, ndr) e ho detto a lui di fidarsi di me: gli ho detto “Luca mettilo titolare”, l’ha fatto e credo non abbia fatto male, no?”.

TRATTATIVE NON CONCLUSE? – “Non rimpiango mai quello che non riusciamo a portare a termine, non guardo mai indietro”.

LA FORZA DI DIRE “NO” – “Se io torno indietro a dove sono partito, il patrimonio del Lecce al netto è stato 1,6 milioni, il resto era tutto debito inteso come ingaggi. Se oggi pensiamo a quello che siamo diventati questo dimostra a quanto è stato fatto e come è stato fatto. Tutto questo è figlio del lavoro dell’area tecnica, perché il patrimonio di un club si misura anche e soprattutto da questo”.

FRUTCHL – “Le capacità di un manager, oltre a quelle di lavorare e creare, intravedere una possibilità criticità: se noi avessimo avuto una richiesta monstre sarebbe stato difficile rifiutare. Abbiamo cercato di anticipare qualsiasi cosa sarebbe potuta accadere, l’abbiamo fatto con il minimo sforzo”.

HASA – “Sapevamo che era un calciatore che non voleva rinnovare con la Juve, aveva scadenza 2025. Conoscendo procuratori che oggi il Lecce può vantarsi di avere rapporti, sono andato dalla Juve e ho detto: “Lo prendiamo noi, grazie”. Quest’offerta è stata accolta, con una percentuale di futura vendita del 30%. Essendo giovane può avere una fase di evoluzione, può fare l’esterno, il centrocampista offensivo. Io posso pensare che domani possa fare anche l’interno offensivo”.

MALEH – “L’abbiamo portato al Lecce, poi è andato all’Empoli dove quattro allenatori diversi l’hanno fatto giocare titolare. Se noi pensiamo di avere due capitali che non possano entrambi stare nel nostro progetto, lo facciamo andare dove può essere utile”.

SALDO ECONOMICO DOPO IL CALCIOMERCATO – “Posso risponderti ma non al centesimo. Faccio una premessa: io l’altro giorno ho detto a Saverio: “Sai qual è il nostro problema? Questo sarà il mio dodicesimo anno con il Lecce, il nono campionato in serie A sotto la mia direzione. Il vero problema serio sono le plusvalenze: voi qui non avete mai parlato di plusvalenze. Le plusvalenze sono dei dati positivi che bisogna cogliere, nessuno mette soldi in tasca. Io mi sforzo, insieme a Stefano, a crearle. Questo modello Lecce deve essere da studiare. Abbiamo creato delle disponibilità da poter usare quando servono. Il monte ingaggi è di circa 16 milioni, abbiamo superato lo scorso anno”.

TRATTATIVA REBIĆ – Quando ho pensato a lui ho chiamato Pioli. Lui ha portato il Milan a vincere lo scudetto, come prima punta sostitutiva a Giroud. La prima volta gli ho detto che l’ho fatto arricchire vendendolo al Francoforte, ora deve rinunciare a qualche soldo”.

TRATTATIVA BONIFAZI – Abbiamo parlato di mercato delle idee. Questa operazione è un po’ diversa dalle altre: Bonifazi con Gotti ha fatto bene, così gliel’ho proposto. Luca mi ha chiesto solo come sta fisicamente e così abbiamo chiesto i documenti circa la sua situazione fisica: sta bene e deve solo ripartire col gruppo. Cosi lo abbiamo preso in prestito con diritto di riscatto a 500k e una percentuale sulla rivendita a favore del Bologna. Nel Lecce il ragazzo ha fatto un sacrificio: prende i minimi federali e ad ogni presenza prende un bonus”.

GALLO – “Ci sono stati calciatori che sono stati attenzionati e lui rientra in questa situazione. Con alcuni giocatori abbiamo rinunciato a sederci a tavolino e lui rientra tra questi. Abbiamo intavolato delle trattative solo ed esclusivamente con chi ci ha chiesto di andare via”.

GENDREY – “Quando hai le prime avvisaglie devi sempre capire chi hai di fronte. In questo caso avevo un club con uno dei proprietari più ricchi del mondo, quindi ho cercato di arrivare al massimo e ce l’ho fatta. Prima della partita con l’Inter ho chiamato Gendrey, gli ho detto: “Onora la maglia, oggi può essere la tua ultima partita come no, fallo e onorala”.

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