Cosa Resta, Lecce – Fiorentina

Una sconfitta che chiude solo il primo set di una stagione ancora lunga, da vivere tutti per uno, soprattutto a partire da Napoli

Sicuramente non il rientro che ci aspettavamo, e nemmeno quello che ci meritavamo. Ma è quello che è stato, e, adesso, ci tocca solo processarne le conseguenze ed andare avanti. Vediamo, insieme, cosa ci lascia Lecce – Fiorentina.

È solo il primo set

Il punteggio suggerisce la (triste) battuta a sfondo tennistico, che però ci restituisce una verità completa e totale.

Quella di ieri è stata una partita devastante, una catastrofe, una pagina nera che rischia di marchiare una stagione partita con ben altri propositi. Ma era una partita, esattamente come tutte, con 3 punti in palio e la stessa valenza di tutte le altre.

Minimizzare è pericoloso, ma lo è altrettanto appesantire una situazione già complicata di per sé, in cui la testa deve rimanere salda sulle spalle e continuare a guardare avanti, senza troppo rammarico e con la giusta dose di cinismo e determinazione.

Nulla è ancora definitivo, la stagione è ancora lunga, tutto è ancora ad ampia portata di questa squadra che indubbiamente vale più di quanto visto ieri.

Animo, non tutto è perduto. Siamo ancora al primo set.

Tutti per uno

Invocato anche dallo stadio, a fine partita, il Presidente Sticchi Damiani si è ben volentieri caricato sulle spalle tutti gli oneri di una situazione ardua e pesantissima.

Una presa di responsabilità forte, senza mezze misure, che però non deve avere l’effetto di un parafulmine.

Perché non è così, le scelte non sono tutte e solo sue, perché in una società esistono delegante e delegati e, se le vittorie sono frutto del lavoro di tutti, anche le sconfitte non sono da meno.

Certo è che, da questa situazione, più che dalle spalle forti di un eroe che si carica tutto sul suo groppone, si dovrà ripartire dall’umiltà di singoli che si assumono ognuno la sua responsabilità parziale, provando ad andare oltre, uniti, verso l’obiettivo.

Più che uno per tutti, allora, tutti per uno.

Vedi Napoli e poi…

La cultura popolare dipinge da sempre Napoli come tappa imprescindibile del proprio viaggio di vita, una città da visitare, accogliere ed amare, per portare dentro di sé un po’ della sua autenticità ed appagarsi della sua infinita bellezza.

Singolare che divenga una tappa importante anche per il viaggio di questo Lecce, che proprio a Napoli, nel tempio chiamato come il suo Dio più grande, dovrà dimostrare di poter essere ancora in grado di tenersi questa serie A.

Nella sfida più ardua, contro una capolista che viaggia spedita, contro un figlio di questa terra come Antonio Conte che, vincente e potente, non lascia mai nulla al caso, specie contro le piccole.

Proprio lì, a Napoli, terra della punizione di Mancosu e di Ignacio Piatti che ancora attende, solo davanti alla porta, il passaggio di Corvia.

Lì dovrà cambiare il Lecce, verso un viaggio che dovrà essere necessariamente diverso da quello visto finora.

Vedi Napoli, e poi…

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