Bullismo, Moige e Mabasta insieme per prevenire e contrastare il fenomeno

L’Istituto Comprensivo “Quinto Ennio – Battisti” di Lecce è stato protagonista di un’iniziativa unica nel suo genere. Le associazioni Moige e Mabasta, specializzate nella prevenzione e nel contrasto del bullismo e del cyberbullismo, hanno organizzato un’intensa giornata di formazione dedicata agli studenti leccesi.

Grazie alla sinergia e alla complementarietà tra le due associazioni, i ragazzi hanno potuto beneficiare di un percorso formativo particolarmente interessante. Il Movimento Giovanile Mabasta, con la partecipazione del team leader Mirko Cazzato e delle giovani Chiara Fiorentino e Anna Chiara Perulli e attraverso il l’innovativo e testato Modello Mabasta, ha coinvolto gli studenti in divertenti attività di gruppo creando un ambiente sereno e collaborativo dove affrontare temi delicati come il rispetto reciproco e la tolleranza. Il MoigeMovimento Italiano Genitori, ha messo a disposizione il suo famoso centro mobile itinerante e due psicologhe della task force dell’associazione, per affrontare le tematiche del bullismo e del cyberbullismo in modo più approfondito, fornendo agli studenti gli strumenti necessari per identificare le situazioni di disagio, chiedere aiuto se necessario e costruire relazioni più positive.

Nella giornata sono stati affrontati i seguenti temi: caratteristiche e attori dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo; cause e conseguenze della violenza online e offline; rischi correlati ad un uso improprio del web; utilizzo consapevole e corretto del web; fake news e gaming; consigli utili e pratici per essere protagonisti attivi, sia nella prevenzione che nel contrasto e nella risoluzione di casi ed episodi.

L’Istituto Comprensivo “Quinto Ennio – Battisti”, secondo le ultime linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica (DM 183/2024), prevede nella propria offerta formativa, focus che mirano a prevenire e contrastare attività di bullismo e cyberbullismo. Oltre alla Dirigente, Maria Rosaria Rielli, le docenti referenti sono Elisabetta Patruno e Rosanna Scardino.

Quello realizzato a Lecce è un ottimo esempio di collaborazione tra entità diverse che hanno una mission comune, un modo di rapportarsi tra loro e con i ragazzi efficace e diretto, capace di aiutare i giovani a divenire più consapevoli e coscienti delle problematiche che maggiormente tormentano il mondo dei minori.

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