Il disegno di legge è stato approvato dalla commissione Sanità e andrà al vaglio del consiglio regionale stop anche a manager Asl inadempienti sulla prevenzione.
Una legge regionale che potrebbe implementare, e non poco, l’attività di prevenzione del tumore al seno in Puglia. Estensione alla fascia 40-49 anni, date certe per gli screening, decadenza dei manager Asl inadempienti, gratuità dei test genetici Brca1 E Brca2 alle persone sane ma con storia familiare di tumore. La proposta è stata approvata dalla commissione Sanità del consiglio regionale pugliese: ad annunciarlo è il promotore e primo firmatario Fabiano Amati, presidente della commissione Bilancio.
Ad oggi in Puglia, le donne d’età compresa tra i 50 e i 69 anni sono invitate a sottoporsi gratuitamente alla mammografia con una lettera d’invito inviata a casa: con questa poi si raggiunge il centro screening di riferimento indicato nella stessa lettera per l’appuntamento prefissato. In caso di risultato dubbio o positivo, la donna viene presa in carico per tutti gli esami di approfondimento. Non tutte le donne ricevono però l’invito.
Con la legge, inoltre, i test genetici Brca1 e Brca2 diventerebbero gratuiti per le persone sane ma con storia familiare di tumore: così si potrebbe infatti individuare la necessità di attivare un percorso di sorveglianza clinico-strumentale.