Il 2022 si chiuderà all’insegna di temperature superiori alla media e con un dicembre piovoso. Solo a gennaio le temperature e le piogge potrebbero tornare nelle medie stagionali: alla luce di questa situazione, i modelli indicano una maggiore frequenza di zone di alta pressione sull’Atlantico, in particolare tra medio Atlantico, Isole Britanniche e Mare del Nord, e sui Balcani; tra questi due due blocchi anticiclonici, dovrebbero inserirsi masse d’aria più fresca e instabile.
Le anomalie che accompagneranno i prossimi due mesi si devono principalmente all’arrivo de La Niña, il fenomeno che interessa tutte le regioni del Pacifico fino alla regione indiana, l’Africa e l’Atlantico e che nei due anni passati ha reso più frequenti le precipitazioni nell’area del Mediterraneo tra fine autunno e inizio dell’inverno.
In questo contesto a novembre e a dicembre dovrebbero prevalere venti come scirocco e libeccio e temperature superiori alla media stagionale, soprattutto al Centro-Sud.
Se a novembre i giorni piovosi saranno superiori alla norma soprattutto nelle regioni nord-occidentali, a dicembre le piogge si annunciano superiori alla media stagionale su tutto il Centro Nord, mentre nelle regioni meridionali dovrebbero essere nella media stagionale. Tutto dovrebbe tornare nella norma a gennaio, anche se i meteorologi del Lamma rilevano che al momento c’è un’elevata incertezza dovuta alla posizione dei blocchi anticiclonici e all’andamento del vortice polare.
Così, anche quest’anno, mentre a novembre le precipitazioni saranno nella media stagionale, dicembre sarà molto più piovoso, ha dichiarato Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma, che riunisce Regione Toscana e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).