Cosa resta della prima settimana senza il Lecce

Oggi iniziano i Mondiali in Qatar, che hanno lo stesso effetto dell’ennesima replica di Sister Act due giorni prima di Natale: polvere e nostalgia. Intanto, vediamo cosa ci lascia questa prima settimana senza il nostro Lecce in campo.

Oggi iniziano i Mondiali in Qatar, che hanno lo stesso effetto dell’ennesima replica di Sister Act due giorni prima di Natale: polvere e nostalgia. Intanto, vediamo cosa ci lascia questa prima settimana senza il nostro Lecce in campo.

Banda e compagni esultano al termine di un match
  • Amichevoli ma non troppo

Senza Serie A ci siamo aggrappati alle amichevoli internazionali. Che sia l’Italia U21, la “Coppa Baltica”, o, addirittura, lo Zambia, tutto ci è andato bene pur di seguire giallorossi che inseguono un pallone. Tipo quei pomeriggi afosi d’estate in paese in cui entri in un Bar e, chiedendo una gassosa Chiurazzi ghiacciata, ti rispondono “se vuoi ho l’acqua tonica”. Sempre calcio è, ma non è la stessa cosa. Ma quando altro non hai, valuti addirittura l’incesto. Non siamo arrivati a tanto, ma abbiamo fame di calcio, e ci affidiamo alle amichevoli. Ma non troppo.

  • Din Don

Dicono che i grandi campioni siano quelli che riescono ad accendere la luce della squadra nei momenti più difficili. Ernesto Javier Chevantòn non ha certo bisogno di confermare di esserlo, ma lo fa comunque ogni volta, semplicemente vivendo Lecce. I riflettori del mondo giallorosso di questa settimana sono stati tutti per lui: dall’intervista esclusiva a Salento News (perdonateci l’autoreferenzialità) divorata dai lettori, al Murales a lui dedicato nel quartiere Stadio, tutti hanno parlato di Cheva in settimana, in Italia e non solo. E quando si parla di lui, si parla di Lecce, sempre. E a lui questo piace, e ne è orgoglioso, come ci ha detto. E noi lo siamo con lui, felici come campane a festa di avere avuto l’onore di conoscerlo. Din Don, appunto.

Frame dell’Intervista esclusiva di SN a Chevanton
  • Vigilia del Numbale

Domani alle 12 parlano il Presidente Sticchi Damiani e i direttori Corvino e Trinchera per fare il punto sul cammino finora. Ce lo ricordiamo tutti, l’ultima volta fu quella delle grandi rivendicazioni, del partito dei disfattisti, del Numbale. Le aspettative sono alte, siamo sicuri che Mesciu Pantaleno Nuesciu sia carico più che mai, noi siamo tutt’orecchi. Non ci deluderà, ha ben ragione di tornare a rivendicate lo straordinario lavoro fatto dalla società su tutti i livelli, con grandi risultati, finora. “Se tu mi dici che domani verrai alle 5, io inizierò ad essere felice già dalle 4”, scriveva più o meno Antoine de Saint-Exupéry nel Piccolo Principe. Ecco, noi siamo felici già fin d’ora. E’ giorno di vigilia, la vigilia del “Numbale”.

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