A testimoniarlo è l’edizione 2022 del Rapporto Rifiuti Urbani di Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Giunto alla sua ventiquattresima edizione, il dossier – presentato lo scorso 21 dicembre a Roma – è frutto di una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati da parte del Centro Nazionale dei Rifiuti e dell’Economia Circolare dell’ISPRA dove, attraverso un efficace e completo sistema conoscitivo sui rifiuti, non solo fornisce un quadro di informazioni oggettivo e puntuale ma offre, al legislatore, informazioni per orientare politiche e interventi adeguati.
In provincia di Lecce i rifiuti solidi urbani passano dalle 364.595 tonnellate del 2020 alle 376.122 del 2021 mentre la raccolta differenziata registra un incremento di cinque punti percentuali passando dal 57,2% del 2020 (208.720 tonnellate di raccolta differenziata prodotta) al 62,2% dell’anno successivo (234.133 tonnellate).
Sull’aumento di raccolta differenziata la provincia più virtuosa di Puglia è quella di Barletta-Andria-Trani: nel 2021 ha raggiunto il 65,5%, migliorando la performance del 5,7%. Seguono le province di Brindisi (62,5% nel 2021), Lecce, Bari (58,4%), Taranto (52,4%) e Foggia, fanalino di coda col 43,3%.
Nel complesso, in Italia i risultati appaiono significativi per la raccolta differenziata: 64% è la media nazionale. Veneto (76,2%) e Sardegna (74,9%) registrano le percentuali più alte, tra le nove regioni che superano l’obiettivo del 65%. Molto vicino a raggiungere il target anche l’Abruzzo (64,6%), seguito da Toscana e Valle d’Aosta. Significativo balzo in avanti per la Basilicata, che con un aumento di 6 punti rispetto al 2020 raggiunge il 62,7%.
Puglia ancora lontana dalla media nazionale: la regione, infatti, si ferma al 57,2%. Ancora al di sotto del 50% la Sicilia (46,9%) che, tuttavia, fa segnare un progresso importante di + 4,7 punti rispetto alla percentuale del 2020. Come negli anni precedenti, i livelli più elevati di raccolta differenziata si rilevano per la provincia di Treviso, che nel 2021 raggiunge l’88,6%, seguita da Mantova (86,4%) e Belluno (83,8%). Tra le città metropolitane, sempre in crescita la percentuale di Cagliari con il 74,4%.