Siamo nel periodo di Carnevale e si sa che, in questi giorni, ogni scherzo vale.
Lo scherzo, questa volta, l’ha fatto il leccese ‘Paulinu‘ al bergamasco ‘Brighella‘ e non il contrario.
Dopo la sconfitta a Lecce gli atalantini si aspettavano una sonora vittoria contro il piccolo Lecce, forti anche del fatto che Baroni avrebbe dovuto far fronte a numerose e importanti defezioni dei suoi uomini migliori negli ultimi giorni.
Ceesay, Tuia, Maleh, Banda sono stati buttati nella mischia dal primo minuto pur non essendo al top della forma. Tutti i leccesi pensavano che sarebbe stata questa la partita giusta per fare giocare i calciatori che avevano giocato meno e che, qualora si fosse perso, non sarebbe successo niente di grave.
E chi se lo aspettava.
In giro ho sentito tanta gente che avrebbe firmato col sangue per il pareggio.
Solo il mio amico Fabrizio, inguaribile romantico e amante delle partite impossibili, mi aveva sussurrato all’orecchio “a Bergamo incimu“.
Eccolo Paulinu, che per non farsi scoprire aveva preso le sembianze del mio amico, combattere valorosamente contro il grande ‘Brighella‘, attaccabrighe insolente e dispettoso, ed avere la meglio.
Una storia romantica, una partita epica, alla ‘Davide e Golia’, di quelle che ogni tanto (e per fortuna) ancora accadono nel calcio moderno e che piacciono tanto al mio amico Fabrizio.