Azzurro giallorosso, mai smettere di sognare

Non è un caso se 4 giallorossi sono in Nazionale. E potevano essere addirittura 5…
Getty Images for FIGC

In questi giorni ben 4 giallorossi sono impegnati nel raduno di Coverciano in cui il CT Mancini ha voluto conoscere da vicino in migliori prospetti italiani di A e B per costruire una Nazionale che, tra 4 quattro anni, sia in grado di portarci al Mondiale ( e magari non solo).

Che la Nazionale italiana si interessi ai talenti giallorossi, purtroppo, non è poi così frequente. Figuriamoci che ne chiami addirittura 4 contemporaneamente. Le convocazioni di Falcone, Gallo, Baschirotto e Colombo, perciò, rappresentano un evento, uno dei tanti record che questa società è riuscita ad appuntarsi, con grande merito, negli ultimi anni.

Un evento, si, ma non un caso: da quando si è insediata la società del Presidente Saverio Sticchi Damiani, ed in particolare dal ritorno della gestione Corvino, l’ossatura della squadra è sempre stata di stampo italiano. Dalla  squadra che riportò il Lecce in B nel 2018 con PerucchiniCosenzaArrigoni e Di Piazza a quella della promozione in A di Liverani, con LucioniPetriccioneMancosu e La Mantia a guidare la riscossa giallorossa. Anche nel Corvino Bis, spesso ingiustamente accusato di pescare talenti solo all’estero nelle serie più sconosciute, la matrice nazionale ha contraddistinto l’11 giallorosso, fino a portare a questo risultato storico ma certamente non casuale.

i talenti giallorossi festeggiano un gol

Un risultato che, tra l’altro, premia anche la sfida sui giovani: Falcone (27), Gallo (22), Baschirotto (26) e Colombo (20) rappresentano scommesse importanti della società di via Colonnello Costadura, in quanto tutti e 4 alla prima stagione da titolari in A. Ragazzi forti, motivati ed in grado di dimostrare, in pochi mesi, di poter essere protagonisti nella massima serie e, perché no, anche nel futuro della nazionale italiana.

Un po’ di rammarico c’è per l’assenza da questa lista di Gabriel Strefezza, un ragazzo che da anni esprime il suo “sentirsi italiano” e la sua grande voglia di dimostrare di poter stare, di diritto, anche lui tra i grandi del nostro campionato. D’altronde, 4 gol in 13 presenze non sono da tutti, soprattutto se in continuità con i 14 gol e 6 assist dello scorso campionato di B. Un talento da trascinatore, per una squadra che vive da leader e che sa svegliare con i suoi dribbling e la sua fantasia.

Siamo certi che si tratti solo di una “svista” e che presto anche Gabriel entrerà a far parte di questo gruppo magico che sta scrivendo, e continuerà a scrivere, la storia ed il futuro del Lecce.

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