Il tecnico giallorosso Marco Baroni è intervenuto in conferenza stampa in vista del match contro la Juventus in programma domani alle ore 18. Ecco le sue dichiarazioni:
“L’ultima volta venni qui dicendo che c’erano sette partite importanti, ora ne rimangono sei: noi siamo concentrati, vogliamo i punti che ci servono per arrivare alla salvezza. Vogliamo scrivere una pagina di storia”.
Quanto è importante l’apporto di tutti in questo momento della stagione?
“Fondamentale. A Torino ce la giocheremo a viso aperto: io considero tutti titolari, lo dicono gli equilibri raggiunti nel corso di queste partite. Chi è subentrato ha sempre fatto bene: Noi andiamo a giocare contro la Juve per fare punti: daremo tutto e bisogna essere presenti”.
Quanto è stata importante la vittoria contro l’Udinese?
“L’età mi tradisce, io mi sento giovane come un ragazzino, io so quanto è importante a livello prestativo che la squadra ci sia sempre stata. Ed è proprio attraverso la prestazione che si raggiungono determinati risultati. Ogni partita deve essere come l’ultima, per noi non ci deve assolutamente essere domani. Siamo una neopromossa, vogliamo salvarci a tutti i costi”.
Quali sono i suoi ricordi della Juve?
“Sarò sempre riconoscente al mondo Juve: quando arrivai io erano sei o sette anni che la Primavera non vinceva più. Nel settore giovanile vinsi il primo trofeo dell’era Andrea Agnelli”.
Persson può essere un’opzione dal primo minuto?
“Sta crescendo, è un ragazzo interessante, ma deve trovare un po’ di cattiveria in più. Ma anche Colombo ci darà una grossa mano: non ci dimentichiamo di lui”.
Con Gendrey in diffida, Baschirotto potrebbe agire a destra?
“In questo momento non so, vediamo un po’: Gendrey non sta benissimo fisicamente, ma sicuramente non è la questione diffida che può fare la differenza”.
Senza Strefezza, è ipotizzabile vedere Banda sulla sinistra?
“Al 99% sì, perché sta bene ed è un ragazzo che può darci tantissimo”.