Il mondo del calcio in questi giorni è stato letteralmente travolto dallo scandalo scommesse illegali. Tutto è partito da Fabrizio Corona, che nei giorni scorsi ha fatto i primi di quelli che secondo lui sarebbero i primi calciatori implicati nella faccenda.
A partire da Fagioli, Tonali e Zaniolo, l’ex “re” dei paparazzi ha annunciato, poi, la presenza di almeno 50 altri nomi del mondo del calcio che sarebbero direttamente interessati nello scandalo “calcioscommesse”.
Non solo calciatori, ma anche dirigenti e alti funzionari e Presidenti, tra i quali è stato tirato in mezzo anche Saverio Sticchi Damiani che ha prontamente rispedito al mittente tutte le accuse infondate, in quanto non implicato minimamente nella faccenda.
Ospite ieri nella trasmissione di Telerama “Piazza Giallorossa”, il presidente del Lecce, ha ribadito ancora una folta l’infondatezza e l’assurdità delle accuse mosse nei suoi confronti, raccontando e svelando di aver denunciato alle autorità competenti chi ha messo in giro le voci completamente false:
“Alcuni siti, alcuni blog, non della nostra regione, si sono avventurati, ma qui la parola giusta è azzardati perché si tratta di un vero azzardo, a proporre in alcuni casi le iniziali del mio nome e in altri addirittura il mio nome, solo nel semplice tentativo di scoprire chi fosse questo presidente del sud, lo hanno fatto senza nessun tipo di elemento. Quello che ho potuto fare io è quello che avrebbe fatto qualsiasi tipo di cittadino, ho provveduto alla denuncia, alla querela nei confronti di questi quattro o cinque siti o blog che si sono avventurati in questo esercizio per provare a indovinare il nome, non sapendo che si tratta di questioni serie e non si può associare un nome di un presidente di una squadra di calcio ad un evento così pesante e squallido, dunque come cittadino ho provveduto con le denunce come presidente del Lecce ho trasferito queste denunce al procuratore federale della FIGC, per metterlo a conoscenza, non per difendermi, ma per attaccare questi siti che scimmiottano la vera informazione che è lontana anni luce dall’informazione vera che dovrebbero fare i giornalisti.
L’ho voluto fare subito perché non ho bisogno di aspettare i prossimi sviluppi, l’ho voluto fare subito perché nella mia vita non avendo mai comprato un gratta e vinci non ho bisogno di aspettare gli eventi prossimi perché conosco la mia condotta, perché sono una persona super rigorosa con me stesso tutti i giorni ma quando agisco da presidente del Lecce divento intransigente perché rappresento una società gloriosa e un territorio, rappresento un intero popolo che, come è accaduto ed è la seconda volta che accade, ha indossato gli scudi e si è messo al mio fianco, senza nemmeno aspettare chiarimenti o voler conoscere meglio i fatti, ed ha preso una posizione netta, forte, e bellissima per me, senza accettare un dibattito che è così lontano dal mio modo di essere e di vivere”.