Si è tenuta nella mattinata di oggi, 2 settembre, nella sala stampa dello stadio “Via del Mare“ di Lecce la conferenza stampa dell’Area Tecnica con i direttori Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera, in merito alla chiusura del calciomercato.
Ecco le loro dichiarazioni:
Corvino: “Il calciomercato estivo è la colonna vertebrale di tutto il campionato. Mi sembra doveroso da parte nostra fare degli step su quello che è la vita di un club: siamo partiti appena due anni fa che eravamo la prima squadra in serie B, oggi dopo due anni siamo in serie A. Siamo partiti con la primavera che era in A2 e siamo in A1; addirittura oggi ci vede protagonista dopo tre giornate. L’altro riferimento è tenere conto da come siamo partiti a livello di organico: oggi abbiamo un grande organico in entrambe le rose. Puoi raggiungere degli obiettivi tenendo conto o meno della sostenibilità del club e noi l’abbiamo fatto tenendo conto. Un altro aspetto sono i numeri che tengono conto di tutto il lavoro fatto in questi anni: quando sono arrivato mi dicevano che la primavera pochi andavano a vederla, mentre nell’ultima partita c’erano quasi 400 spettatori, quindi comincia a creare interesse”.
Un po’ di numeri sugli acquisti e cessioni degli ultimi due anni: “Noi abbiamo fatto in questi due anni 135 operazioni (divise tra entrate e uscite), tra prima squadra e giovanili. Significa che in 700 giorni circa ogni 3 giorni l’area tecnica ha definito un’operazione. Dietro ogni operazione si nascondono tante altre operazioni per arrivare a quella definitiva. Con la prima squadra in entrata sono state 49. In uscita 38. Per un totale di 87 operazioni. Mentre 48 operazioni totali con il settore giovanile (31 in entrata e 17 in uscita)”.
“In ogni mercato ci ha sempre contraddistinto l’essere una società virtuosa e creativa, tutto figlio delle idee. Abbiamo fatto degli sforzi immani, facendo il nostro dovere con ogni sforzo possibile per fare il nostro meglio. Quando si lavora tanto si fanno indubbiamente anche degli errori: ci siamo messi a lavorare e siamo riusciti a fare anche in questo mercato tante operazioni. Tutti quelli che volevano andare via sono stati accontentati:
A Coda e Lucioni nessuno ha detto che dovevano andare via. Da persone intelligenti hanno fatto delle loro valutazioni e colto delle opportunità differenti, pensando di andare via. A Bjorkengren dall’inizio abbiamo detto che sarebbe dovuto andare via, ci sono state delle opportunità anche per lui ma dovevano soddisfare anche noi e ciò non è accaduto. Lui è ancora sul mercato, non è nella nostra rosa e ci sono ancora dei mercati aperti. Noi di solito fuori rosa non mettiamo nessuno, ma siamo chiari con tutti e diciamo la verità sempre.
L’altro giocatore è Rodriguez. Io lo scorso anno ho detto che, dato che è un giovane, può giocare sull’esterno o da falso nueve, spesso le seconde punte si sforzano di giocare in questi ruoli del 433. Dopo un anno abbiamo visto che non c’è stata tanta disponibilità da parte del giocatore a sforzarsi in quel ruolo. Abbiamo parlato con l’agente e gli abbiamo detto che sarebbe stato meglio portarlo da un’altra parte, in una squadra dove potesse giocare per crescere. Lo abbiamo detto pochi giorni dopo che è finito lo scorso campionato. Agente e giocatore, però, non hanno voluto prendere in considerazione altre situazioni, se non in Serie A. Ci è stato detto che non si sarebbe mosso per nessun motivo da Lecce se non per un’altra squadra del massimo campionato italiano. Noi abbiamo preso atto di questa scelta, facendo le nostre valutazioni”.
“È stato un mercato non facile, abbiamo fatto dei sacrifici. Abbiamo fatto il meglio del meglio con quello possibile, lavorando giorno e notte pur di arrivare ad essere capaci di dare alla squadra quello che era giusto dare, ai nostri tifosi il meglio, sapendo che si poteva fare di più. Siamo stati sempre capaci di seguire la nostra strada”.
Sul “vice Hjulmand” – “Oltre a Blin possono farlo anche Bistrovic e Berisha. La qualità non ha età ed un ragazzo del 2003 può giocare in Serie A. Il tifoso da bar può la pensare diversamente, avere più fiducia nel nome che nel ragazzo giovane ma non noi. Indicativamente il nostro monte ingaggi per la prima squadra, al lordo, si aggira intorno ai 15 milioni/15 milioni e mezzo. Il monte ingaggi netto del settore giovanile è di circa 350 mila euro. Per la campagna acquista in uscita abbiamo recuperato circa 3 milioni e mezzo”.
“Maksimovic, Normann e Ferguson? Fa parte del gioco, erano opportunità e non si sono definite per questioni diverse”.