Il direttore dell’Area Tecnica Pantaleo Corvino, dirigente del Lecce, ha parlato alla Palermo Football Conference dopo aver ritirato il premio come miglior direttore sportivo.
Il direttore ha parlato a 360º tra presente e futuro: “Il compito di un direttore è di riuscire a fare il meglio con le risorse che hai. Un dirigente cerca il meglio, sono a Lecce oggi e faccio quello che mi può dare il Lecce. Quando ero alla Fiorentina provavo a fare il massimo con le sue risorse. Io sono ritornato a Lecce, nella mia città, l’avevo lasciata 15 anni fa in Serie A, c’era un settore giovanile con italiani”.
Sul capitano del Lecce Morten Hjulmand, il direttore non risparmia elogi: “Hjulmand l’ho preso da una squadra penultima in Austria, sono felice che è capitano del Lecce anche se giovane, poi sono contento che sia in nazionale, in Danimarca. Siamo la prima squadra più giovane d’Italia, quarta d’Europa. Credevamo nelle loro potenzialità, sperando che potessero diventare qualità”.
Su Strefezza e Baschirotto: “Strefezza, Baschirotto pescato nell’Ascoli, sono l’emblema di una politica a rischio, perché non è facile nel campionato di Serie A, così competitivo e importante, riuscire da matricola a salvarsi. Oggi siamo a 11 giornate dalla fine, abbiamo 8 punti sulla zona salvezza, non sono tanti ma abbiamo capito che la strada intrapresa è quella giusta, che ci può portare fino in fondo, a lottare fino all’ultima giornata”.
Sul premio ricevuto come miglior direttore sportivo dell’anno: “Mi sento onorato di ricevere questo premio in una città come Palermo. Condivido questo premio con chi lavora con me. Quando vinci si vince in tanti, c’è anche la città di Lecce che si ha supportato molto nel ritorno in serie A”.