Cosa Resta, Empoli – Lecce

Un colpo grosso inatteso, un risveglio sul più bello e un finale da amare

Una vittoria fondamentale, nel momento meno atteso. Ma solo una tappa di una storia, in realtà, ancora tutta da scrivere. Questo, e qualcos’altro, restano di Empoli – Lecce

Colpo grosso

Una trasmissione, quella di Smaila, che ha segnato un’epoca, sicuramente una generazione, con sketch e giochini sempre sul sottile bilico tra il pornografico e il ludico.

Una partita, quella del Lecce a Empoli, che sullo stesso bilico ha scritto 90 minuti di pieno vigore, tra un avvio da sogno ed una ripresa da paura, sempre e comunque sulla scia di una squadra che non ha mai dato l’impressione di poter sbandare del tutto.

Una prova in più nel percorso di crescita di questi ragazzi, che va ben al di là dei 3 punti, ma che racconta di un’identità ben definita e di una voglia che ha trovato, finalmente, la strada giusta per diventare efficace.

A tutti gli effetti, un Colpo grosso.

Krsto si è svegliato ad Empoli

C’è un Cristo che, secondo il romanzo di Primo Levi, si era “fermato” ad Eboli, tradendo in qualche modo la chiesa del sud del Mondo.

C’è un Krsto che ieri, invece, ad Empoli si è svegliato, ricordandosi di essere mancino e scaraventando in porta la metà dei gol che aveva segnato finora.

Un ragazzo sempre acceso e attivo, mai domo, spesso sfortunato e abbandonato a sé stesso, che però non perde occasione per far risplendere il bagliore delle qualità che ha, e che pian piano sta imparando a mostrare.

Un Krsto così, nel momento chiave della stagione, è tutto ciò che ci si poteva augurare. Per sé stesso, per il Lecce, per la serie A intera.

Udite udite, gente. Krsto si è svegliato ad Empoli

Amerai il finale

Il maestro ha predicato, in settimana, di come anche in serie A, come nella vita, i traguardi si costruiscono nel percorso, più che nelle singole tappe.

Ogni partita è un tassello a sé stante, che però, nell’insieme, costruisce il collante necessario per tenere insieme il tutto e scrivere una storia, unica, in divenire.

Empoli insegna che anche nella difficoltà si può trovare la strada giusta, puntando su valori più di pancia che di sostanza, perché lo spirito, l’intensità e la determinazione non si comprano sul mercato.

Quella di ieri allora rappresenta solo una fermata, una stazione da cui ripartire con un carico di certezze in più, magari con qualche vagone di negatività in meno ma anche, soprattutto, con la consapevolezza che le carte in regola, per arrivare in fondo, ci sono tutte.

E allora, per quanta strada ancora c’è da fare… amerai il finale.

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