La partita conclusiva di un girone di ferro si decide sul gong: Zaccagni manda avanti una squadra che, d’ora in poi, dovrà diventare gruppo.
Qui si fa l’ Italia
È inutile negarlo: abbiamo bisogno di sfangate come questa. Storicamente è sempre così che ci formiamo, sul filo de rasoio, quando tutto sembra perduto e serve un colpo di reni (o di c) per salvare la baracca.
È qui che si fa l’ Italia, nella difficoltà scanzata all’ ultimo, in un un pericolo schivato che fa gruppo, compatta e cicatrizza gli evidenti limiti che questo gruppo ha.
Ma è sempre lì, dove l’ alternativa è che si muore, che si fa l’ Italia
O’ tiraggiro
Senza rischiare di essere blasfemi verso ciò che è storia della nazione e della nazionale, ci abbiamo pensato un po’ tutti.
Quell’ occasione quasi allo scadere, quel piattone a girare sul secondo palo, quella maglia azzura in Germania non potevano non farci viaggiare indietro nel tempo, a quell’ estate in cui Del Piero mandò a nanna i tedeschi centrando il sette alla destra del portiere.
Ed è di nuovo lì, nella stella cometa in alto a destra, che nasce una nuova pagina di storia azzurra, meno importante ma comunque decisiva per il prosieguo del cammino europeo.
Ancora una volta, la svolta, è tutta lì. Nel tiraggiro
Avanti popolo
Se c’è qualcosa che ha sempre fatto la differenza, è la coesione con cui questa nazione è diventata popolo a sostegno della sua nazionale.
Nelle grandi competizioni internazionali soprattutto, la gente non ha mai fatto mancare il suo supporto ad una maglia azzurra che in un periodo di grandi difficoltà diventa simbolo di un’ indentità forte.
Ed allora, anche se nel modo meno spettacolare possibile, è fondamentale che il sogno continui affinché la gente continui a sognare, e questi ragazzi capiscano, partita dopo partita, quanto sostegno hanno dietro.
Avanti Italia, avanti popolo!