Una finale specchio di un’edizione difficile ma vincente, che ha incoronato ciò che davvero importava premiare: la musica Italiana.
Lasciateci Cantare
La zavorra dell’era Amadeus era pesantissima, e solo un uomo dalle spalle larghe e forti come Carlo Conti poteva caricarsi questo fardello.
L’ha fatto con la sua personalità, riportandolo alla sua anima classica di Festival della Canzone, eliminando monologhi e fronzoli, e imponendo i suoi ritmi da metronomo puntuale e preciso.
Per qualcuno poco empatico e troppo pragmatico, sicuramente un festival meno Circus e più Musica, dove i superospiti erano gli artisti in gara e i co-conduttori la variabile di leggerezza.
Era davvero dura, ma Conti l’ha affrontato mettendo al centro ciò che davvero interessa agli italiani: la musica.
E allora, lasciateci cantare
Io sono Giorgia
Come ogni anno, anche in questa finale la lettura della classifica ha scatenato le ire dei fan annidati nell’Ariston e suoi social.
A sto giro quella che più ha “indignato” è stata l’esclusione di Giorgia dalla top 5 utile per giocarsi la vittoria fino alla fine.
La risposta a questa polemica, però, l’aveva già data prima ancora del via alla Kermesse, quando a domanda precisa rispose che, piuttosto che lei, sarebbe stata molto più felice se avesse vinto un “pischello” emergente. (Detto, fatto)
La classe, l’eleganza e la generosità di una donna che non è solo grande voce, ma anche grande anima.
Voi azzuffatevi pure di polemiche, io sono Giorgia.
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Olly you
Non era tra i papabili della prima ora, lo è diventato pian piano, nella pancia dell’Ariston.
Di esibizione in esibizione, di stream in Stream, Balorda Nostalgia è cresciuta dall’essere classica canzonetta romantica di Sanremo a inno pulito e sentito di un ragazzo che ha voglia di far emergere il suo animo attraverso la sua musica.
Forse non la migliore in chiave Eurovision, ma sicuramente l’unica di questo festival in grado di coniugare tre elementi fondamentali per descrivere una buona canzone: interpretazione, melodia e sentimento.
Vittoria più che giusta, Olly you