Cosa Resta,  Fiorentina – Lecce

Il primo sole primaverile scioglie le nevi su questo Lecce da vorrei ma non posso, proprio quando il tempo delle chiacchiere sta per finire

Ci si aspettava una riscossa, magari un colpo, ed è arrivata una sfida fotocopia di quella di 7 giorni fa in cui agli avversari è bastato pochissimo per vincere. Questo, e qualcos’altro, resta di Fiorentina – Lecce.

La cac*a sulla neve

Una delle figure retoriche più famose di Giampaolo, quella dei meme più virali dopo quelli sul Maestro.

Forse poco elegante, ma spiega bene come il tempo sia galantuomo nel far emergere, con il suo scorrere, la verità dei fatti.

I primi soli primaverili stanno facendo scegliere un po’ di neve anche su questo Lecce, con il rigore di Lucca di 7 giorni fa che aveva fatto un po’ l’effetto polvere sotto al tappeto per una squadra involuta ed incapace di rendersi pericolosa a cospetto di un avversario sicuramente non trascendentale.

E ieri, a Firenze, si è rivisto lo stesso copione.
Perché chi fa la cac*a sulla neve, prima o poi si scopre.

Vorrei ma non posso

A volte si giustifica la poca incisività dei ragazzi in campo con l’assenza di voglia.

La realtà delle partite, però, dimostra una situazione forse diversa. Una squadra che chiude 15 partite su 27 senza segnare nemmeno un gol (e spesso senza nemmeno tirare) ha problemi che vanno al di là della voglia.

Gli 0 gol nel 2025 al Via Del Mare, per esempio, con la voglia di una squadra spinta dall’entusiasmo del pubblico non c’entrano nulla.
Centra invece, semmai, un’aridità di creatività ed incisività atavica, che non trova soluzione con nessuna rotazione degli uomini in campo.

E non è un caso. Vorrei, ma non posso.

10x

Carnevale sta per finire, ed con esso anche il tempo dei suoi dolci più tipici e significanti, le chiacchiere.

Per il campionato, invece, è finito anche il tempo dei discorsi sui bilanci contabili, sulle plusvalenze volate in Inghilterra e sui proclami per il futuro.

Questo è il tempo in cui 10 partite scriveranno l’unico reale, inappellabile e lapidario giudizio su una storia di 3 anni che avrà lieto fine solo se potrà continuare.

Serve tanto, molto di più rispetto a quanto mostrato finora, perché Empoli e Parma non perderanno per sempre e perché del proprio destino, innanzitutto,  si è artefici in prima persona.

Un colpo da qualche parte, come dice Giampaolo, ma anche un Lecce che batta la cassa dei punti ogni volta che è possibile, facendo sempre e comunque molto più degli altri.

È tempo di correre, 10x.

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