Cosa Resta, Juventus – Lecce

La prestazione di ieri lascia sempre la solita sensazione: questa squadra ha un fastidioso problemino

La trasferta di Torino lascia l’ennesima bocca amara di questa stagione per un risultato negativo a fronte di una buona prestazione. Vediamo cos’altro resta di Juventus – Lecce

Un fastidioso problemino intimo

Senza tergiversare troppo, (finalmente) Baroni nel post partita ha parlato di un fastidioso problemino del gol che affigge questa squadra da tempo. Sembra un po’ la pubblicità del Prostamol, dove un attempato signore trova millemila scuse pur di non svelare il vero motivo che lo fa alzare dal letto in piena notte. Ecco, finalmente la verità su questo Lecce è venuta fuori in tutta la sua evidenza e brutalità, chiamata con il suo nome, riconosciuta ed acclarata. Un problema che prescinde da un interprete che Numbale o meno, ma che riguarda la totale assenza in questa squadra di cinismo nel tramutare in gol le occasioni che contano. Si dice che riconoscere un problema sia il primo passo per curarlo. Speriamo lo sia anche per questo fastidioso problemino intimo

Vivi che lascian vivere

L’effetto della prestazione di ieri è duplice e strano. Si perché lascia l’impressione di una squadra comunque viva in tutti i suoi interpreti che nonostante il turnover non ha cambiato mentalità di stare in campo ed intensità nei suoi fondamentali migliori. Le prestazioni di Romagnoli, Gonzalez, Oudin fanno ben sperare, dimostrano che la panchina di questa squadra in fondo non è poco profonda come si vuole far credere.

Di contro c’è che comunque si sono subiti due gol evitabilissimi, ma che soprattutto non si è stati in grado di concretizzare la buona mole di gioco e occasioni costruita. L’effetto è che si lascia in vita la partita e gli avversari fino alla fine. Non solo quelli in campo, ma anche quelli in classifica che grazie a tutti questi sprechi continuano a sperare. Insomma, vivi che lascian vivere.

Un’immagine del match d’andata tra Verona e Lecce

The final contdown

Gli Europe l’hanno scritto pensando ad un viaggio disperato, quasi senza ritorno. Ora, la partita contro il Verona di Domenica sera è un po’ meno di così. Ma è unovsnodo cruciale di una stagione altalenante nella quale due mesi negativi hanno rovinato tanti altri positivi. 4 punti di vantaggio è ciò che rimane degli 11 che ad un certo punto erano stati accumulati, e rappresentano un margine minimo che va necessariamente conservato e implementato.

Il Via Del Mare sarà una bolgia, la gente ci crede e la squadra anche. I segnali positivi di ieri e delle ultime partite sono confortanti, ma in 90 minuti il Lecce dovrà trovare opportunismo, cinismo e gestione della gara che raramente in questo campionato ha dimostrato.

È il momento di tirare fuori il meglio. Mancano 4 giorni e quasi 12 ore, il conto alla rovescia è partito. The final contdown.

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