Doveva essere festa, è rimasta solo la A. Che, in fondo, è l’unica cosa che conta. Questo, e qualcos’altro, resta di Lecce – Atalanta
Scende la pioggia
Ma che fa? Se noi siamo ancora in A?”
Ecco, il sunto di Lecce – Atalanta è tutto qui, nel coro che ha riempito gli spalti di una partita perfino marginale, rispetto ad una festa continuata a prescindere, nonostante uno 0-2, la pioggia battente per tutto il match e il tour in centro rimandato.
Certo, come in molti hanno pensato, più che ad un pullman scoperto ieri la società avrebbe dovuto provvedere ad uno stadio coperto, ma anche per questo sappiamo che si sta lavorando.
Alla fine, più che della pioggia, delle feste annullate, la cosa più importante è tutta li, nella lettera che è prima in tutto e fine ultimo, nell’obiettivo che unisce agosto a maggio e che, ancora una volta, è stato raggiunto.
Scende la pioggia, ma che fa? Se noi siamo ancora in A
Le tasche piene di sassi
Un po’ per provocazione, un po’ per l’esaltazione del momento, abbiamo provato ieri, nel nostro Intervengo qui dal Via del Mare, a spingere i tifosi giallorossi un po’ più in là con i sogni legati alla prossima stagione.
E quando si parla di sogni vale tutto: i limiti sono dati solo dalla nostra voglia di osare.
Eppure, tra chi sognava, semplicemente, che questa società rimanga il più a lungo possibile, e chi chiedeva solo una nuova salvezza un minino più tranquilla, la parola Europa, come sogno assurdo ed ultimo, faceva capolino timida, sottesa, sottovoce.
Perché si, sognare è lecito. Ma siamo tifosi del Lecce, e anche quanto sogniamo, ci piace farlo così, con le tasche piene di sassi, ancorati ad una realtà che, già così, ci riempie di gioia.
C’è un cuore che batte
La partita di ieri chiude una stagione straordinari per la Casa del tifo giallorosso.
Sold out praticamente da Agosto a Maggio, anzi, già da Luglio con i record della campagna abbonamenti.
Una casa piena dei nostri colori, dei nostri sogni, delle nostre fatiche per raggiungerli e della nostra gioia nel raccoglierli. Una casa che parla di noi ad ogni gradino, che urla il nome di una squadra che è terra, cuore, passione.
Una casa che già non vediamo l’ora di tornare a popolare ancora, e ancora una volta, per dimostrare che è lì, intorno a quel rettangolo verde, che c’è un cuore che batte, e lo farà per sempre.
Arrivederci, Via Del Mare.