Cosa Resta, Lecce – Monza

Esattamente come occorreva fosse, anche stavolta chi fa da sè fa per 3, anche grazie a un nuevo Hombre Vertical e a una questione di rigore non da poco

L’odore del Natale nell’aria, ma anche il sapore di un’occasione più unica che rara per raccogliere punti e tracciare un altro passo importante nel percorso, a ostacoli, di una stagione mai così nel vivo. Questo, e qualcos’altro, restano di Lecce- Monza. 

Chi fa da sé

Quella del Lecce è la storia di una squadra che da quando è in Serie A, ai nastri di partenza viene sempre data per prima delle sconfitte.

È da lì che si parte ogni anno, provando a costruire mattone su mattone le basi di una nuova, clamorosa, permanenza.

La partita di ieri è esatta metafora però di come questa squadra sia anche capace di fare e disfare da sé del proprio destino, artefice di gioie e carnefice di catastrofi autoprodotte.

Per fortuna, sempre da sé, è stata in grado di rimettere in piedi la partita e conquistare, fino in fondo, 3 punti fondamentali.

Perché è così da sempre, chi fa da sé fa per 3.

Hombre vertical

Hector Cuper, allenatore ex Inter serio e a tratti burbero, fu definito così per l’alta rigidità comportamentale e la scarsa propensione al sorriso.

Marco Giampaolo, per tutti il Mestro, ha nel vertical l’innovazione più importante condotta nel gioco da quando è a Lecce, seconda solo alla sua capacità di tornare a fare branco un gruppo ai limiti dello sbando.

Vertical è la chiave del gioco visto in campo ieri, dove Berisha è perno sublime e Morente, Perotti e Krstovic interpreti ideali, per caratteristiche e duttilità.

Ed allora sarà anche tempo di rispolverare il soprannome dell’argentino, per un mestro che nel Salento sta portanto l’innovazione più attesa e necessaria.

Marco Giampaolo, el nuevo Hombre Vertical

Questione di Rigore

Una partita che ha visto, quantomeno in campo, 3 rigori assegnati, di cui 1 confermato e 2 revocati dal Var, apre in casa Lecce una questione comunque da esaminare.

Per l’avvicendamento sul dischetto del primo, intanto, con Berisha che dapprima si carica la responsabilità di calciarlo e poi lo lascia al delegato Krstovic, titolare del ruolo anche se mai davvero convincente nella capacità realizzativa di questo fondamentale.

Per qualche intervento in area al limite del cardiopalma, che fortunatamente a sto giro il Var cancella, ma che si potrebbe tranquillamente evitare con un po’ di attenzione.

Per una buona, costante e pressante, presenza in area dei giallorossi, non ancora premiata quanto dovrebbe ma sicuramente in crescita rispetto al recente passato.

Nulla di che, ma comunque qualcosa di cui discutere.

Questione di rigore.

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Previous Article

Verso Lecce - Monza

Next Article

Pallavolo, la squadra di Mister Zecca ritorna a vincere: 3-0 contro il Mesagne

Related Posts
Total
0
Share