Cosa Resta, Milan – Lecce

5 minuti per cuocere un Lecce di Teneroni, una doccia fredda per ripartire ed un Settembre che, finalmente, è finito

Un’altra serata storta alla Scala del calcio, dopo quella di fine agosto con l’Inter. E menomale che, per quest’anno, non ci si tornerà più. Vediamo Cosa Resta di questo, mestissimo, Milan – Lecce.

Teneroni

5 minuti, solo 5 vedrai” cantava una nota pubblicità di schiacciatine qualche anno fa.

Gli stessi 5 minuti che sono bastati al Milan per cuocere un Lecce tenero, morbido, scioglievole proprio quando serve, con quella gamba fin troppo flebile sul pallone che scotta, in quel tackle quasi gentile, in quel pallone che vaga nell’area piccola senza nessuno che lo scalci via.

Nel tourbillon dei momenti che scottano, questa squadra si è persa proprio come contro il Parma, finendo per vanificare 35minuti di buona impostazione e di ottima prestazione.

Basta poco per mandare tutto all’aria, specie contro squadre di questo calibro.

Bastano 5 minuti.

Doccia fredda

3 gol presi così, tra capo e collo, in un battibaleno, sono difficili da dimenticare.

Si vedeva negli occhi di chi li aveva appena subiti come Falcone, ma anche nelle gambe tremanti di chi, in un campo così importante, non pensava certo di veder scender giù una valanga in così pochi minuti.

Però è accaduto, e prima di ripartire serve cogliere la lezione: due indizi non fanno una prova, ma Parma e Milan hanno sfruttato il crollo di un gruppo fin troppo morbido, soprattutto dal punto di vista nervoso.

Resettare per ripartire, ma senza dimenticare.

Doccia fredda.

Wake me up when September end

Con la rapida disfatta di ieri si chiude il primo mese, intero, di campionato.

Un mese complicato, ma che ci restituisce la realtà di una Seria A che ha già delineato le sue prospettive, sia di trionfo che di lotta salvezza.

Se ai piani alti le “solite”, a turno, hanno fatto vedere di avere la forza di andare lontano, nei piani bassi si sono visti tanti squilli interessanti, dall’Empoli di D’Aversa al Venezia, al Como che vince a Bergamo al Cagliari che non molla mai (come il Parma).

Settembre che certifica che sarà dura, ma anche che il Lecce c’è, e che nei suoi classici alti e bassi certamente potrà crescere, e trovare, magari, la continuità che quest’anno sarà fattore essenziale.

Per un attimo, però, abbiamo tutti sognato che finisse presto, questo mese di ritorni e di malinconia.

Wake me up when September end

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