Dopo il lungo stop dovuto al coronavirus, ritornano finalmente le feste patronali in Puglia. Lo ha reso noto la Conferenza Episcopale Pugliese in una nota stampa: «È vivo desiderio dei Vescovi delle Diocesi pugliesi, infatti, ridare vita a questi momenti religiosi e sociali così importanti per il cammino delle nostre comunità ecclesiali, sapendo tener sempre insieme i percorsi di catechesi, i momenti celebrativi e le scelte di carità, così come ricordato nel documento “L’annuncio del Vangelo nelle feste religiose popolari”, pubblicato nel 2020 dalla Conferenza Episcopale Pugliese.» – rimarcando, inoltre, l’importanza di questi momenti forti per le comunità e la crescita nella fede – «Per questo motivo, a partire dal prossimo mese di aprile, sarà possibile autorizzare i Comitati delle feste religiose a svolgere le attività loro proprie, non dimenticando che essi devono essere debitamente approvati dalla competente autorità ecclesiastica».
Questo il commento entusiasta di Pugliarmonica: «Il lungo periodo di pandemia che abbiamo attraversato ha comportato restrizioni e difficoltà per le attività produttive e per le nostre abitudini di vita. Le feste patronali con tutti gli operatori dei settori imprenditoriali e lavorativi interessati hanno vissuto momenti di sconforto. Tante persone sono rimaste senza lavoro e tutti noi siamo stati privati di manifestazioni che sono il frutto del nostro sentimento religioso e della nostra antica tradizione.
Sin dall’inizio come rappresentanti dei Luminaristi, dei Concerti Bandistici e dei Pirotecnici ci siamo mossi per ricercare soluzioni possibili e per far sopravvivere questo mondo che è un pezzo della cultura pugliese. Convinti della delicata situazione e delle responsabilità che si concentrano su alcune Istituzioni in questi periodi storici, esprimiamo soddisfazione e compiacimento per la nota della Conferenza Episcopale di Puglia che ha rimesso in moto quella macchina di volontari, appassionati e cultori capace di far rivivere ogni anno la nostra storia.
La nota dei Vescovi richiama tutti ad una forte attenzione allo spirito di fede che è alla base di questi eventi e, da parte nostra, c’è la volontà di fare in modo che questo non rimanga un appello nel vuoto. La certezza è che tutti gli interessati, seppur con le diverse posizioni, si sono sempre mossi nella logica della tutela della cultura, del lavoro e della fede, senza manifestare mai segnali di prevaricazione e di interessi non legittimi.
Ancora grazie ai Vescovi».