A tracciare il bilancio – a qualche settimana dall’inizio del nuovo anno – è proprio il Tribunale del malato di Casarano insieme a Cittadinanzattiva aps, i quali hanno analizzato, attraverso il consueto report, la situazione a livello locale.
Sono quindi 95 le segnalazioni raccolte dal Tribunale del malato dell’ospedale “Ferrari” di Casarano, segnalazioni divise per accessibilità, adeguatezza e fruibilità. Novantuno i casi affrontati e risolti, due quelli affrontati e due quelli in itinere. Nell’insieme delle segnalazioni, prestazioni ospedaliere e ambulatoriali, comportamento dei medici, mancata assistenza e buone pratiche nel mirino dei pazienti, questioni che costituiscono la maggior parte delle denunce pervenute al Tdm dai pazienti.
«Anche quest’anno le segnalazioni sono state numerose – si legge nel rapporto – e vi è stata una fattiva collaborazione con le istituzioni del territorio che si sono attivate per la risoluzione dei casi. La nostra Sanità ha evidenziato tutte le fragilità, contro le quali stava già lottando da tempo e che con l’emergenza del Covid, si sono maggiormente intensificate: mancanza di umanizzazione, servizi sanitari che operano al limite del collasso con scarso personale ed anche macchinari obsoleti, numeri verdi che non funzionano o funzionano male e liste d’attesa sempre più lunghe».
Criticità e difficoltà, quindi, non fermeranno il Tribunale del malato che continuerà ad assistere al depotenziamento del presidio ospedaliero casaranese, la cui situazione – sempre secondo le associazioni – peggiorerebbe sempre di più. «Ecco perché – sostengono dal Tdm – è necessario un intervento urgente e concreto soprattutto per non arrecare danni alla salute degli ammalati. Manca, infatti, una politica sanitaria che soddisfi i bisogni dei cittadini tant’è che molti Reparti lavorano sottorganico e sono ancora mancanti della figura del Primario. Ultimamente a questo Tdm si rivolgono non solo gli ammalati ma anche gli stessi medici stanchi ed esasperati per non riuscire ad assistere al meglio i propri pazienti».