La Puglia è stata definita la regione più calda di tutta Italia( l’hanno annunciato gli esperti meteorologi) , questo clima torrido sta toccando picchi mai visti fino ad ora e a pagarne le conseguenze oltre alla salute fisica delle persone, sono anche i campi e le coltivazioni. Queste temperature dicono gli esperti dureranno per almeno altri dieci giorni, poi inizieranno a scendere ma non del tutto perché ci sarà poi il mese di agosto che segna anche l’aumento di temperature.
L’anticiclone Caronte porterà sulla nostra penisola un forte aumento delle temperature, oltre a condizioni di tempo in prevalenza soleggiato. Secondo le previsioni di meteo, le temperature aumenteranno gradualmente, sia al Centro-Sud, dove il caldo è già intenso, ma anche al Nord, dove il caldo al momento è ancora tutto sommato accettabile.
Il caldo record da bollino rosso soprattutto nelle aree interne portato dall’anticiclone africano Caronte con picchi fino a 43 gradi in Puglia e la siccità che morde da mesi, bruciano frutta e verdura nei campi e dimezzano le produzioni in campagna, con le ‘scottature’ delle angurie per il solleone e le piantine di pomodori in stress idrico con eccessi di fioritura.
È l’allarme lanciato dalla Coldiretti Puglia sugli effetti delle alte temperature con meloni, angurie, melanzane e piante di pomodori ustionati dai raggi del sole, con la mancanza di acqua che sta mandando in stress idrico i vigneti e gli oliveti dove mancano le olive.
A risentire è tutto il settore agricolo nel 2024 divenuto rovente afferma Coldiretti Puglia con la frutta e la verdura in campo bruciate dal solleone e i frequenti incendi a macchia di leopardo in tutta la Puglia.
Stanno soffrendo il caldo gli animali nelle stalle spiega Coldiretti Puglia dove le mucche per lo stress delle alte temperature stanno producendo fino al 30% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali, mentre il calo delle rese hanno ridotto la produzione dell’alimentazione degli animali, come orzo e piselli proteici, ma risulta dimezzata anche la produzione di grano.
Con i campi soffocati dalla siccità è necessario accelerare sulla realizzazione del piano di invasi con pompaggi e cambiare passo conclude Coldiretti sulla gestione della risorsa idrica, senza la quale tutti i record del cibo Made in Italy e la stessa sovranità alimentare sono a rischio per gli effetti sempre più violenti dei cambiamenti climatici.