Gio Evan torna con il nuovo singolo “Turno di Notte” nel quale invita a cogliere l’attimo e a vivere intensamente

Il brano anticipa un album, a ottobre il tour L’affine del mondo

Tutti i cantautori prima o poi “passano da lì”, dal confronto con i legami familiari compresa la figura della madre: ricordata e omaggiata in modo particolare allo scorso festival di Sanremo, torna anche nel nuovo singolo di Gio Evan, Turno di Notte, che alla profonda nostalgia per una persona che non c’è più unisce anche un invito a cogliere l’attimo e a vivere intensamente perché ogni occasione persa rimarrà con noi, chiamandoci per sempre.

In realtà tutta la canzone è strutturata come un grande albero genealogico – spiega l’artista – e in effetti questo è uno dei miei metodi per vedere se sto bene, guardo se c’è qualche ramo da pulire, da annaffiare“.

Nel ritornello di Turno di Notte, che tra l’altro era stata presentata per gareggiare a Sanremo, dove ha suscitato molta commozione (e polemiche) il brano di Simone Cristicchi dedicato alla madre malata, il testo dice: ‘vorrei tornare a ieri, mia madre ancora in vita’.

“Dopo il grande saluto che ci ha donato mia madre l’anno scorso ho cominciato un po’ a guardare la famiglia che in realtà non vedo molto: mi sembrava bello far vedere il punto dove mi trovo. È un saluto a mia madre, certo, perché volevo che il mio album nuovo che seguirà al singolo partisse un po’ da lei e nello stesso tempo un omaggio a mio figlio che cresce e a mio padre che invecchia”.

A Turno di Notte seguirà un albumsicuramente, ho scritto tanti pezzi, ho fatto tanti viaggetti, mi sono arrivati tantissimi stimoli e questo mi ha dato l’urgenza di scrivere. Dove sono stato questa volta? Sono tornato in Amazzonia: ero stato ospite degli indigeni Quechua in passato e quest’anno mi hanno ospitato i Waorani. Mi stimano, diciamo che per come mi comporto sembro un nativo .. è qui in Occidente che perdo acqua” sorride il cantautore.

Nel tour teatrale di cui propone un data zero il 28 ottobre al Teatro San Domenico di Crema c’è il sogno di ‘salvare il mondo’ rivisitato e corretto: “Tutto inizia per approfondire la storia dell’inizio del mondo. Non il big bang ma come si inizia a unire una persona e l’altra, con due persone che vanno d’accordo poi ne trovano una terza e poi .. alla fine ci sono tanti accordi. Da piccoli – spiega l’artista – si sogna di salvare il mondo ma io penso che intanto si deve salvare assolutamente ‘l’intorno’: siamo precitati verso il totale, il grande, ci siamo dimenticati dei piccoli ingranaggi, ci allunghiamo troppo con la vista. Buddha quando arrivò in terra disse ai suoi discepoli di non guardare oltre i due metri perché lì’ c’è una grande distrazione”.

Qui le date del tour:

Dopo Belluno e Trento “L’affine del mondo” farà tappa il 6 novembre all’Auditorium Conciliazione di Roma e, tra le altre date, sarà il 9 novembre all’Arcimboldi di Milano, il 10 novembre al Verdi di Firenze, il 18 al Colosseo di Torino via via toccando anche Bologna, Genova, Pescara, Napoli, Bari e altre città per concludersi il 13 dicembre al Teatro Golden di Palermo. Gio Evan comunque si esibirà dal vivo in concerto anche in occasione del festival “Evanland”, che quest’anno ad Assisi sarà in versione “48 ore” nei giorni 26 e 27 luglio. 

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