Organizzato da giovani salentini Il Premio Messapia, nato a Ugento, arriva al Teatro Apollo di Lecce per una nuova edizione invernale per celebrare l’eccellenza e promuovere valori sociali attraverso un evento rinnovato.
Il Premio Messapia si appresta a vivere un’edizione straordinaria nel 2025, segnando un importante cambio di location. Dopo il successo degli anni precedenti a Ugento, l’evento, noto per celebrare l’eccellenza in vari ambiti, approderà al prestigioso Teatro Apollo di Lecce per una serata di gala in programma il 19 gennaio 2025.
Nato a Ugento, nel sud del Salento nel 2019, il Premio Messapia è un riconoscimento che onora personalità che si sono distinte nei settori dello spettacolo, del giornalismo, della solidarietà, dell’antimafia, dello sport, dell’imprenditoria e del sociale. Con l’obiettivo di trasmettere messaggi di grande rilevanza sociale, l’evento si impegna a promuovere valori fondamentali come il volontariato, la legalità, l’inclusione e l’educazione civica.
L’organizzazione dell’evento è affidata a un gruppo di giovani tra i 20 e i 27 anni, che premiano i vincitori con una trozzellamessapica, simbolo delle profonde radici storiche del Salento. Nel corso delle passate edizioni, il Premio ha reso omaggio a figure di spicco come Renata Fonte, Nadia Toffa, Vladimir Luxuria, Nicole Orlando, Fabiana Pacella e Massimo Colaci.
Per scoprire i retroscena e le novità della prossima edizione, abbiamo incontrato i tre giovani organizzatori: Luca Tornisello, Giorgia De Turris e Alessandra Schirinzi, che per l’evento si occupano rispettivamente di Direzione e Pianificazione Strategica, Logistica e Operazioni, e Marketing e Comunicazione.
Come è nata l’idea del Premio Messapia e qual è stato il percorso che ha portato alla sua creazione?
L’idea è nata per caso, con l’obiettivo di creare un evento prestigioso sul territorio. Fin dalla prima edizione, il pubblico ha risposto molto bene e il forte supporto delle attività commerciali ugentine è stato fondamentale.
Perché avete deciso di spostare l’evento da Ugento al Teatro Apollo di Lecce per l’edizione 2025?
Viviamo tra Salento, Milano e l’estero, e per una serie di motivi l’estate non era più un periodo praticabile. Abbiamo quindi deciso di spostare l’evento in inverno e puntare su una location al chiuso e più prestigiosa: il Teatro Apollo di Lecce è la cornice perfetta per la nostra serata di gala. La Proloco Beach Gemini è stata, come sempre, entusiasta di assecondarci e stiamo già lavorando da mesi. Conosciamo il potenziale dell’evento e ci piace sognare in grande.
Ci sono altre ragioni?(Ridono, ndr) No.
Perché avete scelto “Il viaggio continua” come titolo dello spot di lancio per l’edizione 2025?
Il titolo rappresenta il percorso evolutivo del Premio Messapia. Abbiamo iniziato questo viaggio a Ugento e ora stiamo portando l’evento a un livello superiore, in una nuova città e in un contesto ancora più prestigioso. È un modo per sottolineare che, nonostante il cambiamento di location e le novità che introdurremo, l’essenza del Premio e il nostro impegno verso i valori che promuoviamo rimangono costanti. È solo una nuova tappa dello stesso cammino.
Potete raccontarci qualche aneddoto interessante o memorabile delle edizioni passate?
Uno degli aneddoti più memorabili riguarda l’edizione del 2021, una giornata iniziata con non poche difficoltà. Il maltempo minacciava di rovinare l’evento, costringendoci a spostare tutto dal palco già montato in piazza al palazzetto. Come se non bastasse, Tancredi, il cantante di Amici, aveva perso il volo e si trovava bloccato a Milano. Nonostante questi imprevisti, abbiamo deciso di prenderci un momento di pausa e pranzare insieme ai genitori di Nadia Toffa e a Vladimir Luxuria, qualche ora prima dello spettacolo. Quel pranzo si è rivelato magico: ci siamo ritrovati in una masseria tipica in campagna, dove si è creata un’alchimia speciale tra gli ospiti. Luxuria, a un certo punto, ha chiamato Luciana Littizzetto per presentarle telefonicamente la mamma di Nadia. Momenti che non dimenticheremo.
Quali sono i criteri principali per la selezione dei premiati?
Dedichiamo molti mesi alla riflessione sulla scelta dei premiati. Ogni storia deve insegnare qualcosa o lasciare un segno significativo.
Quali sono le novità principali che possiamo aspettarci dall’edizione 2025?
L’edizione 2025 sarà una vera rivoluzione: la prima volta a Lecce, la prima volta in teatro e la prima volta in inverno. Ci sarà un forte lavoro sulla direzione artistica e sulla scenografia, e anche la comunicazione sarà completamente rinnovata. Il lavoro è raddoppiato, ma anche le soddisfazioni.
Quali artisti e personalità parteciperanno alla serata di gala di quest’anno?
Ci saranno sei o sette premiati. Abbiamo già i primi nomi, ma non possiamo ancora svelarli. La prima premiata che ha confermato la sua presenza è una donna e la annunceremo prossimamente. È da anni che desideriamo averla tra gli ospiti, e sarà un onore immenso.
L’edizione 2023 ha visto un’attenzione forte al tema dei diritti delle donne in Iran, quali temi sociali porterete sul palco quest’anno?
Ne stiamo ancora discutendo, ma parleremo sicuramente dimigrazioni.
Come riuscite a coinvolgere giovani tra i 20 e i 27 anni nell’organizzazione dell’evento?
Siamo una squadra affiatata di volontari, lavoriamo quasi sempre online poiché siamo a distanza. C’è sempre tanto da fare e chiunque voglia unirsi, da qualsiasi parte d’Italia, è ben accetto.
Come pensate che il Premio Messapia possa evolversi nei prossimi anni?
Crediamo che il Premio possa crescere molto. Questa edizione segna un nuovo inizio, un’edizione zero, perché cambia tutto. Ci piace pensare che a Lecce troveremo una nuova casa.
Quali sono le vostre sensazioni e aspettative personali in vista dell’edizione 2025?
Siamo pieni di adrenalina ed emozione. Questo ci dà la carica per fare sempre meglio. Se ce lo richiedi tra qualche mese ti risponderemo “siamo esauriti”. Ma, in fondo, è anche quello il bello.