Da Nord a Sud la maggior parte della popolazione è con l’influenza 2025, e se ancora non l’ha beccata mancherà sicuramente poco. Proprio perché quest’influenza sembra che non guardi in faccia nessuno, se si pensa di scamparla arriverà così ad un tratto senza preavviso, quindi si può dire che sembra un virus da Covid o una nuova variante visto che è forte come il Covid il contagio. Tra le Regioni, più colpite risultano Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia. Basilicata e la Calabria non hanno attivato la sorveglianza epidemiologica.
L’influenza 2025, comincia con il raffreddore, naso che cola e naso chiuso, dolori alle oss, tosse secca, brividi di freddo per poi toccare picchi di febbre fino i 40 gradi.
Recentemente, è stato rilevato un notevole aumento del numero di casi di sindrome simil-influenzale in Italia. Durante la seconda settimana di gennaio 2025, i casi sono aumentati significativamente, e si prevede un picco di contagi verso la fine del mese.
I casi stimati di sindrome similinfluenzale sono circa 841.000 nell’ultima settimana, per un totale di circa 6.793.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza. Lo rileva il rapporto settimanale RespiVirNet-Sorveglianza integrata dei virus respiratori dell’Istituto superiore di sanità (Iss).
Sebbene la circolazione dei virus influenzali sia in aumento, l’Iss sottolinea che il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto anche da altri virus respiratori.
L’Istituto superiore di sanità precisa che l’aumento di sindromi simil-influenzali è rinforzato anche dalla presenza di altri virus respiratori. La percentuale dei campioni risultati positivi all’influenza sul totale di quelli analizzati, sempre secondo i dati dell’Iss, risulta pari al 27,2%, in ulteriore aumento rispetto alla settimana precedente (25,3%).