Erika Striani, 26 enne di Castromediano (frazione di Cavallino), ha rappresentato il Salento alle finali di Miss Universo Italia. Il prestigioso concorso di bellezza, tenutosi a Roma il 21 Dicembre scorso, selezionava la concorrente italiana alle finali di Miss Universo.
Abbiamo raggiunto Erika per raccogliere la sua testimonianza rispetto a questa importante esperienza e per offrire un approfondimento su alcuni aspetti di questa realtà.
Ciao Erika, grazie per aver accettato il nostro invito. Innanzitutto vorremmo sapere cosa fa nella vita Erika Striani e qual è stato il suo percorso formativo.
«Grazie a voi per l’invito. Attualmente studio presso l’Unisalentoper specializzarmi in “Nutrizione Umana” dopo aver conseguito la laurea in Biologia della Nutrizione”. In seno a tale percorso, ho avuto la possibilità di ultimare un tirocinio presso il polo oncologico del Vito Fazzi di Lecce. Credo sia stata l’esperienza formativa più forte della mia vita. Oltre a ciò, sono una istruttrice di fitness e insegnante di danza»
Com’è iniziato il tuo percorso nei concorsi di bellezza?
«Il mio primo concorso è stato a 18 anni, proprio a Miss Universo. In realtà io non ero a conoscenza della mia stessa domanda di partecipazione perché fu mio fratello a compilarla a mia insaputa. Durante quella mia prima esperienza, i direttori regionali del concorso, Enzo (venuto a mancare di recente, purtroppo) e Antonella Zambetta dissero ai miei genitori di incoraggiarmi in questo percorso. Quello stesso anno partecipai ad altre selezioni e approdai alle finali regionali di Miss Universo vincendo al fascia dello sponsor. In quell’occasione fui premiata da Vladimir Luxuria che quest’anno ha presentato proprio le finali nazionali del concorso»
Successivamente come si è sviluppata la tua esperienza in questo mondo?
«Ho partecipato a diversi concorsi come Miss Italia. In quell’occasione fui la prima in Italia a vincere la fascia Tricologica provinciale che mi consentì di qualificarmi alle selezioni regionali dove vinsi conseguendo il titolo di “Miss Alpitur Puglia” che mi consentì di giungere alle pre-finali nazionali. Altra menzione che sento di fare è la partecipazione a “Miss intercontinentalItaly” dove mi classificai quarta»
Veniamo a questa tua ultima e fantastica esperienza alle finali nazionali di Miss Universo. Raccontaci com’è andata.
«Il cammino verso la finale nazionale di Miss Universo è cominciato a Polignano a mare a Settembre. In quella sede ho vinto conquistando un posto alle pre-finali di Roma. Anche in quella sede riuscì a rientrare tra le quaranta finaliste (su 120 qualificatesi fino a quel punto). La comunicazione avveniva online ed io, un giorno, ricevetti una notifica di Facebook relativa ad un tag di “Miss Universe Italy”. Aprì il mio profilo e vidi che concerneva proprio la mia qualificazione proprio alle fasi finali del concorso. Fu un’emozione indescrivibile!
Giunta a Roma il 19 Dicembre, abbiamo girato un vero e proprio reality in cui abbiamo svolto una serie di attività anche in giro per la città (sempre rispettando le norme anti-covid19). Prossimamente sarà in onda. Il 21, invece, è stata la finale presentata da Vladimir Luxuria.
Questa esperienza mi è piaciuta molto perché si è creato un clima famigliare anche con l’organizzazione, non solo tra noi concorrenti, compreso il Patron dell’evento che è Marco Ciriaci»
Analizziamo il lato psicologico della concorrente. Cosa si prova quando non si viene selezionate?
«Ovviamente, la reazione varia da persona a persona. C’è chi viene travolta da sensazioni negative, senso di inadeguatezza e delusione tanto da scoppiare a piangere e chi, come me, elabora la situazione con più lucidità e dando, a mio sommesso parere, la giusta dimensione all’evento.
L’eliminazione, per me, è un giudizio della giuria composta da persone. Ogni giudizio è soggettivo e relativo. Può essere che determinate persone non colgano alcune sfaccettature apprezzate da altri o che, semplicemente, durante la manifestazione non siamo stati in grado noi di trasmetterle. Come ogni mancata vittoria non è piacevole, ma con la giusta maturità la si fa diventare stimolo per andare avanti per il meglio»
Come rispondi a chi critica i concorsi di bellezza perché incentivano il concetto di “donna oggetto”?
«Ognuno è libero di farsi la propria idea.
C’è chi vede i concorsi di bellezza come mercificazione della donna e c’è chi li vede come un modo per mettersi in gioco e superare i propri limiti. Esporsi in passerella e al giudizio degli altri è qualcosa che permea il carattere e che, se vissuto nel modo giusto, forma. Io, ad esempio, ero molto timida ed insicura. Attraverso i concorsi di bellezza sono riuscita a sbloccare lati del mio carattere che non conoscevo e sono cresciuta.
Comunque ci sono anche i concorsi maschili e quindi non si può incentrare la polemica sul maschilismo. Ad ogni modo, “la bellezza salverà il mondo” si legge in una delle opere di Dostoyevsky. Per carità, non solo quella fisica, ma dedicare degli eventi alla sua contemplazione è comunque qualcosa di positivo (e non negativo)»
Chi ti è stato vicino in questo cammino? E come hai gestito il rapporto con la potenziale gelosia del partner?
«Mia madre mi ha sempre supportato nonostante tutto. A lei devo moltissimo.
Rispetto al resto penso non si debba vietare nulla al proprio partner e rispettare spazi e passioni».
Prima di salutarti, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
«In futuro sicuramente mi piacerebbe continuare a lavorare nel mondo della moda e magari dello spettacolo come attrice, ma continuo soprattutto il mio percorso come nutrizionista e un giorno vorrei avere un mio studio privato oppure lavorare presso un centro o un’azienda».