La vittoria di Bergamo sa di Champagne fresco nelle notti d’estate. Ed è forse per questo che, nonostante l’assenza di Umtiti, la classifica di oggi parla soprattutto francese. E che francese!
TERZO POSTO – VALENTIN GENDREY
Anche il vice-presidente Corrado Liguori l’ha voluto citare nel suo post sulla grande prestazione della squadra. Quella di Valentin è una crescita costante che sfugge solo a chi vive il calcio delle statistiche da tabellino. Contro l’Atalanta i clienti scomodi erano tanti e di grande livello, lui ha tenuto bene su tutti senza disdegnare qualità nelle uscite e nel fraseggio. Un ragazzo che parla poco e di cui si parla poco ma che, fortunatamente, è il meglio che il Lecce potesse desiderare su quella fascia. VALENTIN GENDREY, CA VA TRES BIEN
SECONDO POSTO – ALEXIS BLIN
Se lo meritava da tempo questo gol. Ci aveva provato tanto, stava scaldando il piede e finalmente ce l’ha fatta. È l’ago della bilancia, l’equilibratore perfetto nel motore del Lecce che va a mille da quando lui ha trovato la sua dimensione in mezzo al campo. Da qualche tempo alla “solita” interdizione, attenzione e dinamismo, stava unendo una qualità d’inserimento che finalmente trova un premio nel gol di Bergamo. Anche lui, come Gendrey, parla pochissimo, ma quando l’ha fatto si è detto orgoglioso che sua figlia sia nata a Lecce e sarà leccese per sempre. Noi ci auguriamo che lui lo sia ancora a lungo, perché di Blin in giro non ce ne sono molti, anzi. ALEXIS BLIN, CA RIEN VA MIEUX
PRIMO POSTO – ASSAN CEESAY
E’ il testimonial unico e più alto di questa classifica, quello che per molti numbale, numbale veramente. Ma probabilmente, Assan, numbale non sa nemmeno cosa significhi e non lo vuole nemmeno sapere. Lui sa solo che la chance dal primo minuto era un treno su cui saltare su al volo per dimostrare a tutti che Corvino poi, non si è sbagliato così tanto. Ed allora bastano 3 minuti e 30 per scagliare in porta critiche, mugugni e qualche infortunio di troppo e ricordare che lui c’è, e che sarà fondamentale fino alla fine. Perché poi, oltre al gol, ci mette corsa, cuore, sponde, presenza a tutto campo che dimostrano quanto il ragazzo tenga alla causa della squadra. E forse è addirittura il tempo che qualcuno gli chieda scusa. ASSAN CEESAY, LE JEUX SONT FAIT
IL TOP OF THE OPP – il migliore degli avversari
A Lecce Corvino ci ha abituato ai diamanti grezzi che diventano campioni, ma anche a Bergamo hanno una tradizione che non scherza. Rasmus Winther Hojlund ormai non lo è più, anche se i 17 milioni sborsati dalla Dea a settembre qualcosa lo lasciavano presagire. Il ragazzo è forte, è già al suo 6 gol in A, ma soprattutto ha movenze e intelligenza che ne lasciano intravedere un futuro da campione. Ed anche una testa ed un’astuzia che gli permettono, anche da stremato, all’88esimo, di andare a pressare un Falcone forse un po’ troppo tranquillo. Nell’unico momento in cui è sfuggito a baschirotto, tra l’altro. E menomale che si è fermato qui.