Baroni nel post partita ha parlato di una squadra che soffre sempre dello stesso fastidioso problemino. Quasi un reumatismo, quello dei pochi gol. E allora, tra tutti gli acciaccati giallorossi, vediamo quali sanno convivere meglio con i malanni cronici di questa squadra.
TERZO POSTO BASCHIROTTO
L’assenza di Gendrey lo manda in fascia e lui dimostra di ricordarsi ancora come si fa con sovrapposizioni, scambi ed addirittura accentrandosi e lasciando partire un sinistro che impegna il portiere bianconero.
Col fisico che ha, è difficile pensare che Baschi abbia qualche problemino fisico. Semmai ne provoca agli avversari, spesso schiantati a terra dalle sue sportellate. Semmai soffre di irrunenza.
SECONDO POSTO OUDIN
Dà qualità ad ogni giocata, che sia transizione offensiva o ripartenza, talvolta rallentandola ma comunque facendo la cosa giusta. Il tasso tecnico, sia da fermo che su azione, è di un altro livello, esattamente quello che serve al Lecce in questo finale di stagione. Trovasse anche il gol…
Oudin è un esteta, lui soffre quando non gli viene fuori il gesto pulito, tecnico, bello. Un po’ di concretezza lo potrebbe riportare sulla strada della forma piena, sua e per il Lecce.
PRIMO POSTO CEESAY
Quando l’abbiamo visto sul dischetto abbiamo tremato un po’ tutti. Soprattutto quando abbiamo visto la sua rincorsa lunghissima, il suo passetto corto, il saltello prima dell’esecuzione. Ma Assan ha deciso, ancora una volta, di dimostrarci che lui mbale molto più di quanto pensiamo.
Assan in questo campionato è stato spesso bulimico, mangiando gol che sembravano già fatti. Ultimamente i gol ritrovati stanno curando il suo disturbo, e il rigorazo di ieri segna la via della guarigione definitiva. Speriamo.