Può una semplice lampada richiamare l’attenzione dei camerieri oppure servire per consultare il menù o, addirittura, chiedere il conto stando comodamente seduti al tavolo? La risposta è affermativa: tra le 100 startup in gara a Digithon, la maratona digitale fondata da Francesco Boccia e in corso a Bisceglie in Puglia, c’è anche “LUMEN”, la lampada smart pensata per il settore ristorazione (e non solo), che agevola la comunicazione tra staff e clientela offrendo un servizio eccellente tramite un’esperienza completamente interattiva.
Gli ideatori della “lampada intelligente” sono Alessandro Santoni, 28 anni, e Pierluigi Visconti, 29enne originario di Squinzano, entrambi ingegneri aerospaziali di professione, da sempre con la passione per la domotica ed IoT (Internet Of Things, un sistema in grado di valorizzare le aziende consentendo di migliorarne e automatizzarne i processi, ottimizzare la comprensione di esigenze e servizio clienti e facilitare il processo decisionale), che insieme hanno fondato 6DOF Labs. “Lumen” rappresenta un intero sistema d’automazione integrato, composto da varie lampade, coordinate da un dispositivo centrale chiamato “Hub”, e da un’applicazione web che raccoglie dashboard di controllo e database su cloud. Questo è un sistema è adatto a ristoranti, hotel ed ogni altra attività che si occupa di ospitare clienti raccogliendo le loro richieste e fornendo un servizio.
“E’ una lampada smart che abbiamo pensato per il settore della ristorazione. – ci dice Alessandro Santoni – Da un lato è una lampada dal design attraente, carina che vuole essere un arredamento per i ristoranti. Dall’altro però incorpora tutta una serie di funzionalità: come mettere in comunicazione lo staff dei locali e i clienti. Lo staff può vederla da una dashboard sull’orologio, sul cellulare o sul PC, senza che scarichi nessuna APP. Il ristoratore, invece, ci guadagna in tempo e denaro. Con Lumen si possono gestire più tavoli e quindi fare più soldi a parità di staff: questo è fondamentale in questo periodo perché i ristoratori non riescono a trovare personale di sala. Se non trovi personale devi limitare il numero di coperti, invece con Lumen no: tu puoi gestire più tavoli, perché c’è Lumen che ti aiuta nella gestione, dice quali clienti hanno bisogno di te, quale cliente ha chiesto il conto: quindi meno costi, più guadagni”.
“L’azienda – ci spiega l’altro socio Pierluigi Visconti, originario di Squinzano – è nata il 12 maggio a Squinzano, con l’idea di portare la domotica nei settori lavorativi dove fa fatica ad arrivare. Siamo partiti dal settore ristorazione, ma abbiamo in mente anche altri ambiti, come per esempio quello medicale. La scelta di aprire al sud è stata per noi molto naturale: infatti, oltre al mio personale desiderio di tornare nella mia terra dopo essere stato al nord per lavoro, con il mio socio siamo rimasti entusiasti nel vedere come la Puglia sia ormai una regione in forte crescita economica, che spinge molto su tecnologia e innovazione e soprattutto dove le startup crescono giorno dopo giorno! Incubatori, acceleratori di impresa, e aziende di formazione presenti sul territorio rendono la Puglia il posto perfetto dove far partire questo progetto e speriamo anche dove farlo crescere. Il team in questo momento è composto da me ed Alessandro: ci siamo conosciuti quattro anni fa e abbiamo mantenuto rapporti di lavoro part-time da remoto per poterci dedicare a questo progetto. Stiamo lavorando per espandere il team, pur mantenendo questa visione. Lumen è 100% made in Italy, anzi Made in Puglia”.
Su Digithon, la maratona digitale fondata da Francesco Boccia e in corso a Bisceglie in Puglia, ci dicono: “E’ stata molto, molto interessante, perché ci siamo messi alla prova e abbiamo portato il nostro prodotto ad una platea molto interessante di investitori, analisti e comitato scientifico. La cosa più bella è stato conoscersi e sicuramente nasceranno nuovi progetti. L’importante non è vincere, ma esserci è già un traguardo”.