Da domani, sabato 18 novembre ritorna per la XIV edizione il festival dedicato alla world music d’autore e contemporanea
Taglia il traguardo la XIV edizione di MareAperto, il festival organizzato da Manigold, associazione culturale di Lecce che da anni si occupa della promozione di progetti dedicati alla world music d’autore e contemporanea, tanto da istituire un Premio ad essi dedicato dal 2020, il Premio MareAperto.
Quattro serate compongono il cartellone della Winter Edition del festival, 18 – 19 novembre e 25 – 26 novembre, con una programmazione ricca di appuntamenti che, come di consueto, puntano a indagare le matrici comuni condivise dalle culture dei paesi nell’area adriatica e mediterranea.
“Sono numerosi i progetti di ricerca sulle musiche cosiddette ‘di confine’ che si muovono sulla commistione dei linguaggi e delle tradizioni, considerando la musica tradizionale in continua evoluzione, materia in continuo movimento” – spiega Claudio Prima direttore artistico del Festival – “Dal 2008 fino a quest’anno le band ospiti hanno rispecchiato il tema della rassegna e hanno presentato repertori nati dalla convivenza tra la tradizione e la modernità, radicati nei territori di appartenenza e messi a confronto con le possibili ramificazioni geografiche o temporali” – continua Prima – “Alla base un rapporto solido e dinamico con le proprie radici, non solo culturali ma anche linguistiche attraverso l’uso dei dialetti e lo sviluppo del senso di identità per mezzo della musica e degli incontri che essa favorisce”.
Quest’anno i primi due appuntamenti di MareAperto (18 – 19 novembre) sono stati pensati in collaborazione con la prima edizione di “Equality – Identità, Arti, Territori” – il Festival che pone la lente d’ingrandimento sui percorsi delle donne, sul loro lavoro sociale, artistico e culturale e sulla parità di genere – a cura dell’associazione La fabbrica dei gesti, centro propulsore di espressione e ricerca artistica, nato nel 2007 come spazio culturale, sociale, di integrazione, crocevia di saperi pratiche e linguaggi.
Si parte sabato 18 novembre al Teatro Comunale di Leverano (ore 20:30) con La Rèpètition – Musiche dal Salento al West Africa preceduto dalla performance Nelle trame del corpo. La Rèpètition è un progetto nato nel 2017 dall’esplorazione del sound del nuovo Salento – crocevia di popoli – per tracciare il cerchio di una nuova comunità attraverso l’energia potente di ritmi e note meticci. Un ensemble composito che unisce strumenti tradizionali africani e salentini, l’organetto incontra il balafon, il dun dun, il kamalè ‘ngony per esprimere un suono che ben rappresenta le evoluzioni contemporanee della world music. Il progetto, diretto da Claudio Prima (organetto, voce) e Giovanni Martella (batteria, dun dun, balafon, djembe, kamalè ngonì), vedrà salire sul palco anche Matteo Resta (basso), Meissa Ndiaje (djembè) e Khadi Diop (danza).
Sempre in collaborazione con Festival Equality, domenica 19 novembre il Museo Castromediano di Lecce (ore 20.30) ospita la restituzione della pratica corporea di Francesca Cola Fèrvere-proliferation, flow and twine, con le musiche live di Claudio Prima (organetto e voce) e Marco Schiavone (violoncello); un’immersione in un flusso di pratiche corporee nutrienti e conviviali, che attraversano il tema della fermentazione come pratica fondamentale del femminismo intersezionale. Una lievitazione queer collettiva di ‘divoratori che saranno divorati’. Fèrvere è una pratica proliferante del margine che può indicare nuovi modi e mondi possibili, basati sulla complicità, sulla reciprocità e sul mutualismo.
Per l’ultimo weekend di novembre, sabato 25 e domenica 26, sempre al Museo Castromediano di Lecce (ore 20:30) in calendario due appuntamenti, ognuno con un doppio concerto. Il 25 novembre i protagonisti della serata sono i piacentini Enerbia, gruppo costituito da musicisti con una formazione ampia che spazia dalla ricerca etnomusicologica alla didattica, dall’uso degli strumenti antichi all’esecuzione vocale, diretto da Maddalena Scagnelli (violino, salterio e voce), con Marianne Gubri (arpa gotica e celtica), Carlo Gandolfi (piva, flauto e piffero), Franco Guglielmetti (fisarmonica). Un patrimonio di conoscenze indispensabile che fa rivivere in tutta la sua straordinaria vitalità e bellezza sia il repertorio musicale antico sia quello popolare chiamato delle “Quattro Province”, cioè delle valli che costituiscono il confine tra Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna e Piemonte.
A seguire si esibirà il sestetto guidato da Giuseppe Moffa in UAUA’ – Omaggio a Eugenio Cirese e al suo Molise. Un concerto frizzante, dinamico e allo stesso tempo intenso, incentrato sulla poesia, quella di Cirese, poeta amato in particolare da Montale e Pasolini per la sua sterminata ricerca sui canti tradizionali molisani. Le poesie musicate e i canti arrangiati da Giuseppe Moffa danno vita a un lavoro di riproposta inedito e senza tempo. Da un minuzioso lavoro di ricerca è nato un repertorio che tocca tutte le corde dell’animo popolare attraverso brani di ogni circostanza della vita (dalle ninne nanne ai canti di lavoro e d’amore fino al lamento funebre) e coinvolge qualsiasi dialetto molisano compreso quello delle comunità Arbëreshë presenti in regione. Sul palco insieme a Giuseppe Moffa (voce, chitarra, zampogna) anche Erika Petti (voce), Domenico Mancini (violino), Marco Molino (marimba e percussioni), Lorenzo Mastrogiuseppe (basso), Domenico Ciaramella (batteria).
Per domenica 26 novembre, ultima giornata MareAperto che si conclude al Museo Castromediano di Lecce (ore 20:30), in programma “Real…mente Napoli – Concerto di canzoni classiche napoletane”, un concerto di brani selezionati dal grande repertorio della “Canzone Classica Napoletana” in un geniale connubio di poesia e musica: dall’accorata interpretazione di “Era de Maggio” a “Maria Mari”, da “Voce ‘e notte” a “Uocchje c’arraggiunate”, un susseguirsi crescente di brani vocali e strumentali, come la travolgente “Tarantella di Calace”, “Torna a Suriento” e “Reginella”. Sul palco Tommaso Chimenti (voce) e Real Duo composto da Luciano Damiani (mandolino) e Michele Libraro (chitarra).
Conclude la Winter Edition il concerto dell’italo-argentina Sarita Schena, attrice – cantante venata di intensa malinconia accompagnata da Giuseppe De Trizio (chitarra classica, arrangiamenti) e Adolfo La Volpe (chitarra elettrica). Il progetto nasce dall’idea di proporre un viaggio tra musica e parole che racconti i “Sud del mondo”, in particolar modo tra l’Italia e la tradizione del Tango e del Sud America, affrontando un repertorio che spazia da composizioni di autori latini di origine italiana come Piazzolla, Magaldi e D’Arienzao al fianco di autori sudamericani come Bola de Nieve, Gomez e Chavela Vargas.
Il festival, sostenuto dalla Regione Puglia, è in collaborazione con il Museo Castromediano di Lecce, la Fabbrica dei Gesti, Festival Equality, Blogfoolk e la Rete Italiana della World Music.