Non tanto la doppietta in sé, quanto lo sblocco mentale che può comportare in un ragazzo che da qui a fine campionato può essere decisivo.
Ce lo ricordiamo tutti al debutto nel caldo di fine Agosto contro l’Inter: scatto bruciante sulla fascia, dribbling e tiro potente ma centrale. Ed eccoci a pensare “Voilà, l’ennesima corvinata”. Arrivato dal Maccabi Petach Tikva per ben 1.8 milioni di euro (ad oggi, secondo Trasfermarket, ne vale già 3), Lamek Banda rappresenta il colpo più importante, quantomeno dal punto di vista economico, del mercato del Lecce per la Serie A.
Una scommessa, in mezzo a tante altre, ma anche un profilo che era già attenzionato da grandi club in tutta Europa e che il Lecce ha strappato a caro prezzo anche per questo.
Lo Zambiano ha dimostrato subito che la stoffa c’è, il fiato pure. Manca un po’ la lucidità tecnica, la decisione giusta, l’assist ben indirizzato dopo il dribbling riuscito.
Alto solo 1.65mt ma tarchiato al punto giusto, finora ha mostrato tanto potenziale ma pochi numeri: solo 1 gol e 1 assist al suo primo campionato di A
È partito da titolare in 13 occasioni su 26 gare disputate, ma per caratteristiche ed esplosività rende meglio a gara in corso da “spaccapartite”, con la sua velocità e fantasia fa saltare il banco di piani tattici spesso fin troppo ingarbugliati.
Ha soli 21 anni, ma da quando è a Lecce è entrato nel giro della nazionale maggiore del suo paese: quella di ieri è stata appena la sua sesta presenza, coincisa anche con la sua prima doppietta in nazionale.
Due reti diverse, in appena 4 minuti: una al 53esimo su colpo di testa in aerea, l’altra appena 4 minuti dopo al termine di una splendida azione personale.
Certo, il Lesotho non è al livello della serie A, ma la sensazione è che il ragazzo abbia anche tanto bisogno di sbloccarsi mentalmente per credere nelle sue capacità e tirare fuori i colpi che ha dimostrato di avere nel cilindro.
E chissà che, dopo ieri, non possa tornare a Lecce per essere l’ago della bilancia di questo infuocato rush finale della lotta per la salvezza.