L’ormai epica frase del Direttore “Puoi sbagliare la moglie, ma non portiere ed attaccante” lo pone di fronte ad un verdetto costante: Falcone è una garanzia, ma la prima punta? Tracciamo un bilancio di questo avvio.
I profili
Roberto Piccoli (22) e Nikola Krstovic (23) hanno due storie completamente diverse, ma non agli antipodi.
Roberto è stato per anni uno dei bomber della fertile Primavera dell’Atalanta, squadra con cui ha vinto due Scudetti di categoria ed una supercoppa italiana, prima di girovagare tra le squadre di provincia in serie A per trovare una continuità che nelle squadra di Gasperini non ha mai trovato.
Nikola è, invece, da qualche anno tra i profili più interessanti del panorama balcanico, soprattutto dopo i grandi numeri mostrati con il DAC 1904 Dunajská Streda in Slovacchia. Un talento prematuro, che già nel 2018-19 ( a 18 anni) era stato in grado di ergersi a miglior marcatore del campionato montenegrino con 18 gol.
I numeri
Roberto Piccoli, al di là dei suoi trascorsi in Primavera sopra citati, in Serie A non ha mai trovato grande continuità sulla via del gol: nelle precedenti 4 stagioni nella massima serie, infatti, aveva collezionato solo 8 gol, con il picco dei 5 gol a la Spezia nella stagione 2020/2021. Complici anche i tanti prestiti in formazioni spesso attrezzate per la salvezza, Piccoli si è spesso trovato in situazioni in cui raramente ha potuto partire da titolare.
Anche in questo avvio di stagione con i giallorossi, in realtà, il bomber bergamasco non è ancora partito da titolare: per lui 12 presenze da subentrato, con una media di 16 minuti a partita. Un gol “buono”, quello decisivo per l’1-1 in spaccata di Udine, ed uno “non buono” di sabato scorso contro il Milan da 35 metri finora, con tante giocate per i compagni ed uno spirito combattivo che però lo hanno già reso uno dei beniamini dei tifosi.
Nikola Krstovic, al debutto in serie A, è partito alla grandissima: 3 gol nelle prime 3 presenze in Serie A. Una partenza da favola, la sua e quella del Lecce, che hanno riempito le pagine dei giornali e scatenato l’entusiasmo dei tifosi di casa. Il montenegrino sta vivendo, nelle ultime uscite, un momento di flessione solo nei numeri: nonostante match spesso per lui molto complicati dato il livello degli avversari, Nikola riesce spesso a costruirsi occasioni da gol anche “mettendosi in proprio”, vedasi serpentina contro la Roma.
Prima punta classica, di buona struttura ma anche di grande tecnica, Krstovic ha dichiarato in un’intervista di puntare almeno alla doppia cifra in questa prima stagione in A, traguardo al quale può legittimamente ambire anche per la sua dote di ottimo rigorista. L’alchimia con i compagni sta crescendo, e tornerà presto anche quella con il gol che al momento manca dalla partita contro il Sassuolo di inizio Ottobre.
Un primo bilancio
5 gol complessivi per la “prima punta” scelta da Corvino e dall’Area Tecnica per questa stagione rappresentano un ottimo bottino, soprattutto considerando che siamo solo alla 12esima giornata. Un bottino che rappresenta poco meno della metà di quello collezionato nella scorsa stagione dalla coppia Ceesay-Colombo (11) e che è pronto ad essere incrementato anche in virtù di nuove possibili alchimie.
Spesso in questo avvio, seppur per qualche scampolo di partita, D’Aversa ha provato la coppia Piccoli – Kristovic quando c’era da raddrizzare un match che non stava andando per il verso giusto.
La convivenza in campo tra i due bomber è assolutamente possibile, viste le diverse caratteristiche tecniche e fisiche dei due: che sia in un 4-4-2 o in un super-offensivo 4-2-4, Roberto e Nikola hanno dimostrato di sapersi integrare bene, rendendosi spesso pericolosi.
Insomma, rispondendo alla domanda iniziale potremmo assolutamente dire che si, Corvino ha “mistutu” la prima punta, con due ragazzi che oltre ad esser forti tecnicamente hanno già dimostrato di essere determinati, umili e soprattutto legati alla causa del Lecce.